Nel 2020 le scuole di Milano faranno lezioni negli orti con professionisti e volontari: i punti di forza della didattica all'aperto.
Il Comune di Milano punta tutto sulla didattica all’aperto. Sempre più scuole decidono di aderire a questa iniziativa, in primo luogo per favorire il distanziamento sociale per non far aumentare i contagi da Coronavirus; la seconda motivazione riguarda i piccoli studenti, che sembrano apprezzare particolarmente questa soluzione, così come anche i genitori.
Milano incentiva la didattica all’aperto
Il sindaco di Milano Beppe Sala lo aveva a fine agosto, durante la conferenza stampa incentrata sulla riapertura sicura delle scuole. Nei giorni seguenti lo confermano i numeri: sono 107 gli orti attivi nelle scuole comunali e statali. Per essere più precisi si parla di 62 nelle scuole dell’Infanzia, 20 negli asili Nido del Comune, 12 Istituti comprensivi, 9 in Scuole Primarie, 2 in Scuole secondarie di primo grafo e 2 in Scuole dell’Infanzia statali. A questi vanno aggiunti molti altri orti compresi nel progetto dei Giardini Condivisi, affidati a ogni Municipio. A gestirli saranno professionisti e volontari, mentre altri saranno da auto-gestire completamente.
“L’idea alla base della realizzazione dell’orto didattico è che diventi uno stimolo per l’apprendimento attivo – spiega Palazzo Marino -. Per questo il progetto deve mettere insieme diverse materie, come scienze, matematica, educazione civica, geografia, letteratura e arte“. Secondo il Comune questo è un ottimo modo per far sviluppare ai giovani particolari competenze sociali, ma anche di rafforzare il lavoro di gruppo e la responsabilità individuale. I più grandi potranno capire qualcosa di più riguardo la sostenibilità e gli aspetti imprenditoriali a essa legati.