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Donna al Pirellone con un coltello: “Fatemi parlare con Fontana”

Una donna armata di coltello ha minacciato di uccidersi nell'atrio del Pirellone: non propensa ad arrendersi, è stata immobilzzata con un taser.

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Paura a Milano nella mattinata di mercoledì 22 aprile 2020, quando una donna è entrata al Pirellone, il palazzo sede del Consiglio regionale, con un coltello. Dopo circa due ore di trattativa con gli agenti delle forze dell’ordine, costoro sono stati costretti a immobilizzarla con un taser.

Donna al Pirellone con un coltello

L’episodio si è verificato intorno alle 11 e ha avuto come protagonista una 47enne. Costei è entrata nell’atrio dell’edificio puntandosi l’arma all’addome, minacciando di uccidersi e chiedendo di poter parlare con il governatore Attilio Fontana. Dopo che le guardie giurate presenti all’ingresso hanno avvisato la Polizia, la donna ha raccontato loro cosa le è successo.

Dal suo racconto è emerso che nel 2019 è stata sfrattata insieme al figlio di 16 anni da via Bobbio, nella zona dei Navigli. Da allora vivrebbe in auto insieme a lui. Per calmarla gli agenti avrebbero fatto simulare ad una guardia una telefonata con il Presidente della regione. La donna però non si è arresa e ha proseguito con le minacce per quasi due ore.

Impossibilitati a bloccarla in altro modo e a farla desistere dall’estremo gesto, gli agenti, giunti con 10 volanti, non hanno potuto far altro che usare il taser e immobilizzarla. A seguito di ciò è stata trasportata all’ospedale San Paolo in condizioni non gravi ed è stata denunciata per resistenza a pubblico ufficiale. Gli assessori s sarebbero già attivati per trovare una soluzione per la signora, che nel pomeriggio dovrebbe aver parlato con qualche esponente della giunta.

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