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Coronavirus a Milano, Pirellone chiuso per una settimana: annullato il Consiglio Regionale

Il Coronavirus a Milano ferma anche il Pirellone: la sede della Regione annuncia una settimana di chiusura per la sanificazione.

coronavirus milano pirellone
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Nella mattinata di martedì 10 marzo è arrivata la notizia della chiusura temporanea del Pirellone. Nel pieno dell’allerta per il Coronavirus a Milano, la sede della Regione chiude i battenti per una settimana per permettere le operazioni di sanificazione dei locali necessari per limitare il rischio contagio. La seduta del Consiglio in programma per il 10 marzo è stata quindi annullata. La decisione è stata presa nel corso di una riunione tra il Presidente del Consiglio regionale e i componenti dell’ufficio di Presidenza dopo aver ascoltato anche i Capigruppo.

Coronavirus: a Milano chiude il Pirellone

Come riferisce una nota ufficiale, la sede del Consiglio regionale della Lombardia dovrà essere sanificata a fondo per evitare possibili contagi. La sanificazione si è resa infatti necessaria dopo che un dipendente regionale è risultato positivo al test per il Coronavirus. Al momento si tratta dell’unica misura presa all’interno del palazzo della Regione ma non sono escluse ulteriori decisioni a seconda del proseguire dell’emergenza.

Recependo le raccomandazioni dei principali esponenti del mondo sanitario e scientifico e nel pieno rispetto delle direttive contenute nel decreto emanato dal Consiglio dei Ministri – ha fatto sapere Fermi – anche l’istituzione regionale vuole dare un segnale di prudenza a tutti i cittadini lombardi, invitandoli a rispettare le indicazioni fornite e a fare ricorso alla massima cautela nei comportamenti e negli atteggiamenti quotidiani. L’attività istituzionale del Consiglio regionale – una volta completata la sanificazione – sarà orientata a mantenere solo le riunioni, gli appuntamenti e gli eventi già programmati che risultano indifferibili per urgenza e importanza“.


Avviato lo smartworking

Già da diversi giorni – ha proseguito Fermi – gran parte dei dipendenti regionali sta usufruendo delle modalità di lavoro da remoto secondo le modalità consentite dalla legge. Abbiamo tenuto la riunione dell’Ufficio di Presidenza con collegamenti in videoconferenza, strumento di cui ci avvarremo nei prossimi giorni per ogni evenienza e necessità“.

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