Come misura precauzionale per evitare la diffusione del coronavirus, Milano potrebbe controllare la temperatura di coloro che accedono a Citylife.
Per limitare la diffusione del coronavirus, Milano potrebbe valutare di controllare gli accessi alla zona di Citylife tramite dei dispositivi che misurino la temperatura delle persone che vi accedono. Per il momento si tratta di indiscrezioni e non è ancora giunta alcuna conferma, ma si tratterebbe dei medesimi scanner utilizzati negli aeroporti.
Coronavirus a Milano: ipotesi controlli a Citylife
Ancora non è chiaro dove potrebbero trovare locazione i dispositivi, se all’interno di strutture specifiche o all’esterno. Secondo Il Corriere della Sera già da lunedì 24 febbraio 2020 saranno attivi degli scanner termici agli accessi della torre di Generali. Questi misureranno la temperatura di qualunque persona che vi entrerà, che sia un dipendente o u visitatore.
La misura adottata si aggiunge a quella che invita gli impiegati del grattacielo a non recarsi fisicamente sul luogo di lavoro ma a ricorrere allo smart working, ovvero al lavoro da casa. Come precauzione anche la vicina torre di Allianz, situata di fronte a quella di Generali, ha rivolto il medesimo invito ai propri dipendenti. Il gruppo tedesco ha infatti spiegato che la struttura rimarrà aperta ma i lavoratori che vivono nelle zone colpite dall’epidemia in Lombardia hanno l’autorizzazione per stare a casa.
Stessa disposizione da parte della torre Unicredit locata nel quartiere di Porta Nuova. Pur rimanendo aperta al pubblico, la banca ha chiesto che per quattordici giorni i dipendenti che risiedono nelle zone del focolaio sfruttino la possibilità di lavorare dal proprio domicilio. Tutte queste misure vanno ad aggiungersi alle più drastiche messe a punto dalla Regione. Queste vanno dalla chiusura delle scuole all’interruzione di ogni attività aggregativa.