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Villaggio di Babbo Natale, è ancora polemica: “I rimborsi ci saranno”

L'organizzazione del tanto criticato Villaggio di Babbo Natale a Milano fa ancora discutere: è polemica sulle richieste di rimborso.

Dopo la chiusura anticipata sembrava definitivamente archiviata la polemica, ma la storia continua. Dopo la diffusione della notizia relativa al “no ai rimborsi”, gli organizzatori del villaggio di Babbo Natale a Milano hanno detto che “i rimborsi ci saranno”, per coloro i quali non sono riusciti a visitare l’attrazione a causa della chiusura anticipata.

Villaggio di Natale: i rimborsi

Ennesimo dietrofront dell’organizzazione del Villaggio di Natale. Per voce dell’avvocato Paolo Fabris, infatti, è arrivata la notizia dell’intenzione di rimborsare i biglietti per tutti coloro che hanno presentato il reclamo per una data posteriore al 24 dicembre. Il problema si pone invece per tutte le altre richieste: sono in molti infatti coloro che hanno richiesto il rimborso perché rimasti insoddisfatti dal “Sogno di Natale”: “Stiamo analizzando tutte le singole richieste di rimborso” hanno fatto sapere.

Il no ai rimborsi

“Gentile Cliente, siamo spiacenti di informarla che, contrariamente a quanto precedentemente comunicato l’Organizzazione del villaggio Sogno del Natale ha deciso di non procedere con il rimborso ai clienti che avevano acquistato i biglietti per una delle date posticipate e/o annullate di tale evento”. Comincia così la mail di risposta da parte di TicketOne.

Il villaggio natalizio di San Siro aveva infatti annunciato la chiusura anticipata – il 24 Dicembre anzi che il 6 Gennaio -. Da qui una pioggia di richieste per riavere indietro i soldi dei biglietti già acquistati. In realtà la lotta era cominciata già prima, per via delle lamentele rispetto l’interno del villaggio che non rispecchiava le aspettative.

“Siamo spiacenti per il disagio, TicketOne Spa si farà parte diligente per chieder con ogni propria facoltà all’organizzatore che la situazione venga sbloccata quanto prima a tutela dei consumatori che hanno acquistato per il tramite dei nostri canali”. Il Codacons, già intervenuto precedentemente, ha diffuso una nota a riguardo. “Le aspettative create intorno al villaggio più grande dell’Europa non si sono rivelate veritiere” ribadisce Marco Maria Donzelli, presidente del Codacons. Ma oltre a questo è ancor più “inaccettabile” – come si legge nella nota – che le famiglie non possano essere rimborsate per i giorni di chiusura anticipata. Sono più di 3 mila le richieste presentate all’associazione in difesa dei consumatori, che si dice pronta a far partire la class action.

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