Anarchici riuniti in corteo a Milano per sostenere Vincenzo Vecchi. Caos in centro dopo il lancio di petardi e fuochi d'artificio.
Più di duecento persone si son riunite in un corteo indetto dagli anarchici nel centro di Milano per chiedere la scarcerazione di Vincenzo Vecchi. La polizia francese ha arrestato l’attivista lo scorso agosto in Bretagna in relazione alle devastazioni del G8 di Genova del 2001 e degli scontri di Milano nel 2011. L’uomo era da anni latitante in Francia, dove si era rifugiato dopo le condanne in Italia ed era riuscito a rifarsi una vita. Il corteo dei manifestanti è partito dalla zona della Darsena e di via De Amicis, blindata dalle forze di polizia, e si è concluso davanti al carcere di San Vittore. Il corteo ha lasciato lungo il suo percorso una lunga scia di vetrine e automobili imbrattate di vernice o distrutte.
Milano, corteo di anarchici
“Vincenzo libero, né espulsioni né carcere”. Questo lo slogan scritto sullo striscione portato dai manifestanti per tutta la durata del corteo. Durante il percorso alcuni attivisti hanno preso di mira negozi, banche e concessionarie d’automobili. In particolare sono state lanciate biglie contro una concessionaria della tedesca Bmw e contro le sedi del supermercato Esselunga, in via Papiniano. Il corteo è terminato con l’esplosione di alcuni petardi e fuochi d’artificio davanti al carcere. Per tutta la durata della manifestazione gli attivisti erano seguiti e monitorati da agenti di polizia in tenuta antisommossa.
La cosiddetta pista anarchica era tornata alla ribalta mediatica e politica anche qualche mese fa in seguito all’incendio scoppiato nella stazione di Rovezzano. Le indagini sulla vicenda sono ancora in corso.