In vista dell’imminente pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto previsto dalla Comunitaria 2008 su ‘poker cash’ e ‘casinò games’ l’assessore alla Salute del Comune di Milano Giampaolo Landi di Chiavenna ha lanciato un allarme:
“Il videopoker fa bene alle casse dello Stato ma meno al portafogli e alla salute dei cittadini. Attenzione a spingerli troppo verso il gioco, si rischiano forme maniacali ossessivo-compulsive”
Secondo le stime il decreto comporterà un volume d’affari di 3,5 miliardi di euro l’anno solo per quanto riguarda il poker cash. Altri 6 miliardi dovrebbero pervenire invece dalle slot online.
Landi di Chiavenna ha affermato:
“Numeri, questi che indubbiamente si riveleranno utili per le casse del fisco e non altrettanto per le tasche dei cittadini per i quali la febbre per il gioco si trasforma in una vera e propria patologia. Esprimo viva preoccupazione per questa legalizzazione del gioco in maniera così pesante. Una preoccupazione motivata, dati alla mano, emersi da un convegno svoltosi a Milano sul gioco problematico, dai sempre più frequenti casi di sconfinamento patologico”
Infatti l’1,7% della popolazione tra i 18 e i 70 anni è affetta da ludopatia e ben il 7,8% è ad alto rischio per lo sviluppo della dipendenza da videopoker.
Le cifre che i giocatori ossessivo-compulsivi spendono sono allarmanti: il 40% spende oltre 500 euro al mese e quasi un terzo gioca più del 10% di quanto spende per il mantenimento del nucleo familiare. Moltissimi poi arrivano ad indebitarsi, dopo aver confidato nel gioco per risollevare le finanze familiari.
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