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Esplosione alla Eureco di Paderno Dugnano: ancora gravissime le condizioni di due operai

Non si sa ancora con certezza cosa sia successo ieri alla Eureco di Paderno Dugnano. Sembra che tutto sia partito dall’esplosione di una bombola di acetilene: le fiamme divampate avrebbero poi investito dieci bidoni di vernice.

Gli operai rimasti ustionati sono dieci in totale: Salvatore Catalano (che si doveva sposare tra pochi giorni) e Sergio Scapolan lottano per la vita, mentre Leonard Shesu è in prognosi riservata. Gli altri hanno riportato gravi ustioni: Harun Zekiri, Erjon Zheua, Kaser Xhani. Ferik Meshi invece è già a casa.

Leggiamo su Repubblica una ricostruzione della tragedia:

“Alle 14.57 una squadra di lavoro – con i due italiani ci sono cinque albanesi assunti da una cooperativa esterna, la Tln della vicina Senago – sta ammassando oli esausti e solventi all’interno di un container dell’impianto di via Mazzini 101, nel cuore della zona industriale, a ridosso della superstrada Milano-Meda […] Ma alle loro spalle una delle bombole usate per alimentare la fiamma ossidrica che serve ad aprire le batterie auto esauste salta in aria senza che nessuno la stia maneggiando. Forse la urta un muletto. Una esplosione, fortissima, una seconda, una terza, i fusti di vernice si trasformano in bombe che esplodono, le fiamme divorano l’aria, la temperatura tocca i 120 gradi centigradi. I corpi degli operai sono investiti dal calore che scioglie le tute. Coscienti ma circondati dalle fiamme rimangono paralizzati fino all’arrivo dei vigili del fuoco che impiegano mezz’ora ad aprirsi un corridoio per tirarli fuori”

Sembra che la Eureco fosse in regola con le norme di sicurezza sul lavoro, ma sempre su Repubblica la Cgil ha accusato:

“Il sistema di appalti e subappalti ad aziende esterne, come la cooperativa per la quale lavoravano i feriti, provoca purtroppo un deficit delle misure di sicurezza e di prevenzione. Quando si stoccano materiali pericolosi è necessario che le misure di sicurezza siano molto rigorose”

I carabinieri intanto hanno messo l’azienda sotto sequestro.

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