In Regione è in arrivo una nuova scossa di terremoto dopo gli arresti di 'ndrangheta della scorsa settimana, e che stavolta, come rivela IlGiornale, potrebbe colpire la Lega Nord. In queste ore infatti il consigliere Angelo Ciocca, che però risulta non indagato, dovrà spiegare in via Bellerio perchè è stato fotografato insieme a Pino Neri, che era al momento dello scatto il capo della 'ndrangheta lombarda.
Il consigliere, come riporta IlFattoQuotidiano, si sarebbe incontrato con Neri
"per far confluire i voti leghisti su Francesco Rocco Del Prete, candidato della ‘ndrangheta (poi non eletto) alle comunali 2009 di Pavia"
Ci sarebbero inoltre in ballo anche delle questioni immobiliari. Ciocca però sul suo sito ha già smentito tutto e ha annunciato azioni legali nei confronti del quotidiano La Provincia Pavese, che ha pubblicato la ricostruzione.
Il viceministro delle Infrastrutture, Roberto Castelli, interpellato da IlFattoQuotidiano è stato comunque categorico:
"Se qualcuno non è immacolato sarà espulso immediatamente"
E su Ciocca
"Personalmente non lo conosco. Non l'ho mai sentito"
Inanto leggiamo sul Corriere che ci sono anche gli appalti di Palazzo Marino tra le opere finite nelle carte dell'inchiesta:
– la riqualificazione ex Ansaldo in via Tortona (60 milioni di euro)
– il deposito delle auto rimosse della polizia municipale e quello dell'Atm in via Marignano (17 milioni di euro)
– le opere stradali al Corvetto (500mila euro)
Secondo la Dda in queste opere hanno lavorato i mezzi della Perego, l'azienda di cui vi abbiamo parlato nei giorni scorsi. Il titolare Ivano Perego e il suo braccio destro Andrea Pavone si sarebbero serviti dell'ex assessore provinciale al Turismo Antonio Oliverio che ora risulta indagato.
A provarlo, come segnala il Corriere, ci sarebbero intercettazioni telefoniche. Perego avrebbe cercato di accapparrarsi un subappalto al cantiere del nuovo polo del Palazzo di Giustizia in via Pace.
Il dirigente del Settore gestione amministrativa progetti e lavori del Comune, Giorgio Riccadonna, si sarebbe però accorto che c'era qualcosa che non andava con quell'azienda. Ma gli appalti non sono mai stati bloccati.
Vi proponiamo qui sotto un'interessantissima inchiesta de IlFattoQuotidiano che mostra come in realtà, nonostante i negazionismi di molti, la presenza della 'ndrangheta fosse già chiara a tutti. Soprattutto agli imprenditori.