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Amianto, a Buccinasco in pieno centro c'è un palazzo contaminato: intervista al consigliere Rino Pruiti

Il problema delle case popolari contaminate dall'amianto è diffusissimo a Milano, come abbiamo già visto diverse volte. Ma anche alcuni comuni dell'hinterland sono interessati dal fenomeno: ci hanno segnalato che a Buccinasco trenta famiglie risiedono dal 1980 in uno stabilein pieno centro in cui sono presenti pannelli di eternit che ormai si stanno deteriorando.

Qualche giorno fa i condomini hanno organizzato un presidio davanti al palazzo, sito in via Don Minzoni 4, cercando di sensibilizzare i loro concittadini (fonte immagine Google Maps).

Abbiamo contattato il consigliere comunale Rino Pruiti per farci spiegare bene com'è la situazione:

"Il degrado del condominio è cominciato circa una decina di anni fa: la costruzione è del 1980 e le leggi di allora permettevano l'uso di materiali oggi vietati"

A Milano il problema è molto diffuso, su Milano 2.0 ne abbiamo parlato più volte: a Buccinasco c'è solo questo palazzo contaminato?

Si, è l'unico adibito a residenza che si conosca. Ci sono molti altri immobili che hanno coperture in eternit o muri in amianto-cemento ma sono tutti immobili industriali – artigianali, molti dei quali non più in uso. La pericolosità permane perchè l'urbanistica di Buccinasco è mista, cioè ci sono vie con la presenza di fabbricati adibiti a residenza e industriali – artigianali. Il tutto a pochissimi metri di distanza!

C'è stato un presidio dei residenti nei giorni scorsi: è arrivata qualche risposta?

Da parte delle istituzioni nessuna risposta, nessun interessamento. L'Aler ha fatto sapere che l'intervento di bonifica è previsto "in attuazione del piano triennale dei lavori 2010-2011". Aler insomma dice che provvederà alla bonifica e alla ristrutturazione entro il 2011, però non ci crede nessuno. Questo perchè Aler non ha i soldi e comunque sarebbe antieconomico bonificare. La mia proposta è di abbattere tutto e costruire nuovi alloggi per i residenti (moltissimi sono anziani).

In cosa consiste la sua idea?

L'operazione si potrebbe fare a costo zero per le casse di Aler utilizzando la superficie complessiva del condominio, cioè con l'assenso del Comune (che latita) non pagherebbero oneri e gli si concederebbe la cubatura necessaria per realizzare due palazzine nuove. Una potrebbe essere destinata ai residenti e una potrebbe essere venduta per 'fare cassa': si potrebbero vendere gli appartamenti a 2200 euro al m/q, magari utilizzando come operatore una cooperativa che a sua volta potrebbe vendere le case ai propri soci a prezzo calmierato.

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