A Milano non si respira, l'aria è soffocante ed è colpa dello smog. In queste prime settimane dell'anno la soglia di allarme per le polveri sottili è stata superata per 13 giorni consecutivi.
La reazione dell'opposizione non si è fatta attendere; dall'occupazione di Palazzo Marino ad opera di Fedrighetti e Montalbetti, passando per le mascherine antismog indossate in aula dai consiglieri di centrosinistrafino, alle proposte di intervento di Pierfrancesco Majorino e Maurizio Baruffi:
"Tre giorni consecutivi di blocco del traffico, immediato pagamento di Ecopass per gli euro 4 diesel, limite di 80 all'ora sulle autostrade lombarde come nel Canton Ticino nei giorni di smog"
Anche il sindaco Letizia Moratti sta prendendo in seria considerazione l'idea di imporre da subito l’Ecopass alle auto diesel Euro 4 senza filtro antiparticolato. Il sindaco, inoltre, ha lanciato l'appello ad abbassare la temperatura delle case per diminuire la concentrazione di polveri sottili.
Ma ancora una volta il centrodestra si divide esprimendo opionioni discordanti che ritardano una presa di posizione precisa della giunta su una questione di vitale importanza per i cittadini e che quindi andrebbe presa in tempi rapidi. Lo stop alle deroghe Euro 4 non piace al capogruppo del Pdl Giulio Gallera mentre la Lega non digerisce l'appello del sindaco ai cittadini.
Davide Boni, capo delegazione del Carroccio nella giunta regionale, sostiene – come riporta Repubblica – che "gli anziani si ammaleranno di freddo, oltre che di smog" e rilancia la proposta della Lega di chiudere il centro della città e di imporre le targhe alterne per tutto il mese di febbraio.
La maggioranza appare sempre più spaccata e ne è consapevole anche il sindaco Letizia Moratti quando indispettita punta il dito contro suoi consiglieri:
"Ma come io vi do retta su tutto e alla fine mi ritrovo sui giornali come il sindaco che non fa niente contro lo smog?"
E proprio in questi giorni di super smog, il Corriere pubblicava in prima pagina un editoriale dal titolo "La scomparsa dello smog" in cui Giangiacomo Schiavo analizza la situazione puntando il dito contro il sindaco:
"L’Ecopass voluto da Letizia Moratti ha fatto pensare a una coraggiosa svolta: il sindaco ha rischiato il consenso imponendo un pedaggio alle auto inquinanti. Ma quando il divieto doveva essere allargato, sul bilancino del consenso è finito l’assessore che l’aveva voluto: ed è stato dimissionato. Così oggi siamo al nulla: lo smog cresce, la pioggia non arriva, l’allarme resta, nessuno agisce. Ma non può vincere la neoindifferenza, credere che tanto non cambierà mai niente. Una task force di medici ed esperti dovrebbe decidere le politiche sulla qualità dell’aria da applicare a livello nazionale facendo uscire l’inquinamento dalle logiche di una infinita campagna elettorale. Si mettano i tecnici attorno a un tavolo e si concentrino risorse per la qualità dell’aria: una battaglia civile che vale per i figli, i nipoti, i pronipoti, il futuro".
Probabilmente una task force di medici e climatologi esterni ai giochi di potere che infiammano la giunta comunale sarebbe la soluzione ideale per uscire da una situazione di crisi ambientale che rischia di far ammalare chi a Milano abita, studia, lavora.
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