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Carceri al collasso: a San Vittore aumentano i suicidi tra i detenuti, alla mensa del Beccaria servono carne avariata

Quelli riportati dall'Osservatorio permanente sulle morti in carcere sono dati oltremodo scioccanti. Visto che la riforma della Giustizia è il topic politico più promesso e sbandierato, forse sarebbe anche il caso di riflettere, oltre al resto, anche sul fatto che ogni 60 ore un carcerato si toglie la vita.

E' di una manciata di ore fa la notizia dell'ennesimo suicidio dietro le sbarre, come informa il Corriere: si tratta di un 25enne originario dell'Africa del Nord, deceduto in seguito all'inalazione di un gas tossico (probabilmente utilizzato per la perdita di coscienza momentanea).

L'elemento che aggiunge gravità a questa vicenda è che il ragazzo, uno dei responsabili della rivolta al Cie di via Corelli e condannato a sei mesi di reclusione per direttissima, avrebbe dovuto lasciare San Vittore tra un mese all'incirca (fonte foto).

In una nota dell'Osservatorio si legge che, considerando questo come il sesto episodio di suicidio dall'inizio dell'anno e considerando anche che il 2009 è stato un anno record di decessi volontari tra reclusi con ben 72 casi, "non c'è alcun piano carceri che tenga, anche perché gli interventi recentemente annunciati dal ministro Alfano non prevedono alcun rafforzamento dell'attività trattamentale verso i detenuti, quindi l'assunzione di psicologi, educatori, assistenti sociali".

Per rigirare il coltello nella piaga della malagestione dell'iter detentivo c'è anche l'altra notizia di questi giorni: quella che riguarda la mensa "velenosa" del carcere Beccaria.

Come riporta ancora il Corriere, dopo una visita dei Nas nel "backstage" della mensa del carcere è emerso, in seguito alle proteste non solo dei detenuti, costretti al digiuno, ma anche delle guardie carcerarie, che l'igiene generale e la qualità delle materie prime utilizzate per preparare i pasti lasciavano veramente a desiderare.

"Dopo la segnalazione abbiamo subito avviato un'ispezione interna e visto che avevamo dei sospetti su una partita di carne che temevamo fosse mal conservata, abbiamo chiamato la Asl. Lo abbiamo fatto soprattutto nell'interesse dei giovani" – ha dichiarato Sandro Marilotti, direttore del carcere.

180 chili di carne avariata sono stati sequestrati perché "in stato di alterazione a causa del loro cattivo stato di conservazione", e le indagini proseguiranno nei prossimi giorni per scoprire tramite un ulteriore monitoraggio le effettive responsabilità, per il momento attribuite alle ditte esterne che gestiscono il servizio di mensa.

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