L'arresto Giuseppe Grossi e Rosanna Gariboldi darà inizio a una nuova Tangentopoli lombarda? E' quello che si chiede Dario Ferri su Giornalettismo. D'altronde anche la Tangentopoli original è partita da un arresto che sembrava secondario. Il corriere, come scrive Gad Lerner "dedica nove pagine ai Mastella e zero articoli all'arresto di Giuseppe Grossi".
Il 'padrino' degli inceneritori di Mogliano e Silea, come scrive il blog di Informazionesenzafiltro, che non è mai apparso in fotografie ufficiali come scrive Massimo Sideri sul Corriere, è stato arrestato ieri con l'accusa di associazione a delinquere, appropriazione indebita e frode fiscale nell'ambito dell'inchiesta sulla bonifica di Santa Giulia. Oggi ha risposto per tre ore alle domande del gip. Fa sapere il Corriere che si è difeso e ha ricostruito la fitta rete di operazioni finanziarie al centro dell'indagine.
Intanto sono arrivate le prime conseguenze del suo arresto. Credito Bergamasco ha informato che è stata disposta l'immediata sospensione del 're delle bonifiche' (perchè i rifiuti 'rendono' come spiega IlGiorno) dalle funzioni di consigliere di amministrazione della societ, e Sadi Servizi Industriali S.p.A. ribadisce che la Società non è stata destinataria di alcun provvedimento dell'Autorità Giudiziaria in relazione ai fatti che hanno coinvolto il proprio Amministratore Delegato.
Il sindaco Letizia Moratti come riporta Affaritaliani ha chiesto che Formigoni revochi ogni autorizzazione concessa a Grossi assegnandole a società più affidabili per non interrompere i lavori attualmente in corso.
Carlo Monguzzi fa presente che in un esposto consegnato alla magistratura "sosteniamo e documentiamo come la stessa cosa possa essere stata fatta dall'imprenditore alla Sisas di Pioltello. Tra le altre bonifiche in corso a cura del Grossi ci sono anche quella a Cerro al Lambro, un sito inquinato per anni da melme acide di provenienza industriale, e all'ex zuccherificio di Casei Gerola, in provincia di Pavia. Ci chiediamo come mai, nonostante si sapesse da febbraio che Grossi era finito sotto inchiesta tra l'altro per fatture gonfiate e riciclaggio di fondi neri, Regione Lombardia abbia avallato la richiesta avanzata dall'imprenditore, discussa e approvata dal centrodestra in Consiglio regionale, di ottenere più fondi per la bonifica alla Sisas di Pioltello"
Grossi intanto dal carcere come forma di protesta, ha deciso di sospendere l'assunzione dei farmaci salvavita che assume abitualmente per i problemi cardiaci che lo affliggono. Fa sapere che
"sono stato inaspettatamente raggiunto, così come alcuni miei collaboratori ed amici, da un provvedimento di custodia cautelare in carcere, basato su fatti da me già denunciati al fisco e che avrei ulteriormente chiarito nell'interrogatorio richiesto"
Ma il gip specifica che l'imprenditore non ha detto nulla
"sul complesso delle relazioni estere, se non nella logica di edulcorare e minimizzare le proprie responsabilità, peraltro con esclusivo riferimento ai conti svizzeri già identificati"
La questione dei fondi neri dietro la bonifica di Santa Giulia sembra però molto complessa a giudicare dai documenti che si trovano in rete. E' quasi una matrioska scrivono Luigi Ferrarella e Giuseppe Guastella sul Corriere.
Partiamo dall'articolo di Dario Ferri che racconta la biografia di tutte le persone implicate nello scandalo. Dalle confessioni dei due ex GdF Giuseppe Anastasi e Paolo Pasqualetti, che ora hanno chiesto la scarcerazione, la Procura di Milano è arrivata a Grossi che, attraverso amici e loro familiari usati come prestanome, elargiva anche grossi finanziamenti ai partiti politici. Anastasi ha raccontato di aver effettuato direttamente dei versamenti a politici di Forza Italia, su mandato di Grossi che poi gli restituiva il denaro in contante. In più, scriveFerri, sono stati regalati a destinatari misteriosi orologi per una spesa di 6,5 milioni di euro. Sul sito della lista civica Legalità e Benessere si racconta anche come e perchè Grossi avrebbe assunto i due ex finanzieri.
Invece in un articolo di Peter Gomez e Vittorio Malagutti pubblicato a febbraio da L'Espresso (che trovate a questo link) e in un altro di Gianni Barbacetto (che trovate a questo link) c'è il dettaglio delle attività dell'imprenditore.
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