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Preso il killer di Quarto Oggiaro che ha freddato Francesco Crisafulli

Qualche sera fa la sparatoria di Quarto Oggiaro, dove è stato ucciso Francesco Crisafulli. Francesco aveva due fratelli, condannati all'ergastolo per associazione per delinquere finalizzato al traffico internazionale di stupefacenti, ma era il più "pulito" dei tre secondo gli agenti. Anche se aveva un lungo elenco di precedenti ed era uscito di galera nel 2005 grazie all'indultino (foto IlGiorno).

Ma non era schierato o a capo di organizzazioni criminali come ha segnalato il dirigente della Squadra Mobile. E gli altri due feriti nell'agguato (Nicola Brunetti, Agostino Corvo e Hoxha Skelqim) si trovavano solo, come si sul dire, "nel posto sbagliato al momento sbagliato".

La polizia è riuscita ad acciuffare il colpevole e ci hanno messo molto poco visto che era molto conosciuto nel quartiere e si è presentato nel bar a volto scoperto. Si tratta di un altro pregiudicato sui 50anni, che si è nascosto nei campi dopo l'omicidio.

Gli agenti ipotizzano dietro il movente un fatto personale piuttosto che il traffico di droga. Il bar in cui è stato compiuto l'omicidio è considerato un punto di ritrovo e di incontro di pregiudicati.

E' stato facile individuare il killer, spiegano gli inquirenti, perchè ha sparato troppo e male, facendosi vedere da tutti: ha sparato a vista circa otto colpi contro il suo bersaglio con una pistola semiautomatica. E dopo la sparatoria si è semplicemente messo la pistola in tasca e se ne è andato a piedi.

Avrebbe agito insomma come in preda alla rabbia piuttosto che in un agguato premeditato. Per arrivare a questo arresto la polizia ha sentito diversi testimoni e ha definito sorprendente la collaborazione della gente del quartiere.

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