Una manifestazione molto colorata e rumorosa quella che sabato pomeriggio ha animato le vie del centro di Milano. Erano migliaia in piazza per manifestare contro le nuove norme sull'immigrazione introdotte dal governo, tra cui moltissimi "stranieri": dai senegalesi ai cingalesi fino agli ecuadoregni e Latin King. Rappresentanti da tutte le terre migranti insomma, che urlavano "Basta" alla Lega e a Maroni (nei cori diventato 'Marone').
Musica, canti, balli e folklore locale e solo in coda gli esponenti di Emergency, dei centri sociali, di Sinistra critica e Rifondazione comunista. Il corteo è partito dalla Stazione Centrale ed è arrivato in piazza Duomo sotto un sole cocente: tutto per scegliere "da che parte stare", contro la crisi, contro il razzismo e per i diritti dei migranti. Non ci sono stati incidenti.
I manifestanti chiedevano:
– che i permessi di soggiorno siano congelati in caso di licenziamento, cassa integrazione, mobilità, sospensione dal lavoro;
– che i migranti, così come tutti quei lavoratori che non usufruiscono di ammortizzatori, partecipino alla pari di ogni altro lavoratore a ogni misura di sostegno e vedano salvaguardati i contributi che hanno versato;
– che i migranti e tutti i lavoratori possano rinegoziare i loro mutui in caso di perdita del lavoro; il blocco degli sfratti per tutti i lavoratori e le lavoratrici nella stessa condizione, perché sappiamo che un migrante senza contratto di locazione è un lavoratore clandestino;
– il mantenimento del divieto di denuncia dei migranti senza documenti che si rivolgono alle strutture sanitarie e della possibilità di registrare la nascita dei loro figli;
– il ritiro della proposta di un permesso di soggiorno a punti e di qualunque tipo di "contributo" economico, sia esso di 80 o di 200 €, per le pratiche di rinnovo dei permessi.
– il blocco della costruzione di nuovi centri di identificazione ed espulsione, l’utilizzo dei fondi stanziati per iniziative a favore di tutti i lavoratori colpiti dalla crisi, la cancellazione di ogni norma che preveda l’allungamento dei tempi di detenzione, la chiusura dei CIE.
– la garanzia di accesso al diritto d’asilo e il blocco immediato dei respingimenti alla frontiera in attesa della promulgazione di una legge organica in materia.
Ecco la partenza del corteo
Il corteo ha attraversato via Vitruvio per finire in Corso Buenos Aires e Corso Venezia.
La manifestazione arriva in San Babila e si conclude in Duomo.
Ecco alcuni momenti del dopo-manifestazione.