Che strano: solo qualche tempo fa vi dicevano che solo qualche milione di euro di incentivi (sui 351 annunciati) dalla Regione erano stati distribuiti per il pacchetto anticrisi. Leggiamo oggi che è stato firmato sempre in Regione un accordo che mobilita un miliardo e mezzo di euro nel biennio 2009/2010 per garantire assegni di cassintegrazione e mobilità ai lavoratori dipendenti finora senza tutele (si parla di 80 mila persone).
La novità principale riguarda chi non ha avuto il contratto rinnovato a partire dal 26 febbraio scorso indipendentemente dalle dimensioni dell'azienda per cui hanno lavorato (questa categoria potrà contare sull'assegno di mobilità pari al 60% dello stipendio). L'aiuto toccherà solo i lavoratori della Lombardia come spiega Gianni Rossoni, l'assessore al Lavoro della Regione
"Questo è uno degli elementi di novità contenuti nell'accordo. Nell'intesa ci sono contenuti che speriamo possano essere presi a riferimento anche per la riforma nazionale degli ammortizzatori sociali"
I fondi vanno a garantire un aiuto alle categorie che non potevano accedere agli aiuti dell'Inps. Si parla di
– lavoratori delle aziende con meno di 15 dipendenti (oltre il 90% del tessuto produttivo lombardo, per un totale di circa 1,4 milioni di lavoratori sui 3,3 milioni presenti in regione)
– nel caso del commercio gli ammortizzatori riguardano i dipendenti delle aziende con meno di 50 dipendenti
– apprendisti, lavoratori in affitto, soci lavoratori di cooperative, lavoratori a domicilio
– fondazioni, associazioni, ecc…
Formigoni spiega che
"Abbiamo firmato un accordo interessante e innovativo, che punta alla coesione del sistema. Credo che questa intesa possa offrire spunti interessanti a livello nazionale. Non a caso abbiamo avviato un confronto con il ministro Maurizio Sacconi"
Confindustria Lombardia è dalla parte della Regione
"Per il nostro sistema associativo i principali punti di interesse dell'accordo, che tutela il vero patrimonio delle nostre imprese, ovvero il capitale umano, riguardano la delega delle funzioni istruttorie in via prevalente alle Province"
Beh, speriamo che i soldi arrivino.
Soddisfatte del progetto anche Cisl e Uil. Che ricordano che all'appello mancano due categorie: gli extracomunitari e i collaboratori a progetto.
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