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Ripamonti, via Coari: una nostra lettrice solleva il problema immigrati nei parchi

Dopo la segnalazione di ieri la nostra lettrice Ilaria Santi ci ha scritto un'altra mail che solleva un noto problema dei parchi milanesi. Ci ha inviato anche alcune foto, che pubblichiamo assieme al testo della mail. Come ben saprete questo tipo di lamentela riguarda tante altre zone verdi della nostra città. 

di Ilaria Santi

Da qualche anno il giardino comunale di via Adelaide Coari, in zona Ripamonti, è preso d'assalto da orde di stranieri che, con la loro musica ad alto volume, le casse di birra, le urla durante le partitelle di calcio e le grida incontrollate dei bambini, hanno trasformato una tranquilla e signorile strada in un incubo per gli abitanti, che non solo non possono più frequentare il giardinetto, ma non riescono neppure più a guardare la Tv né fare due chiacchiere con gli amici sul terrazzo.

Tanto che la speranza degli abitanti di via Coari è che, nel weekend, venga la pioggia. Così che gli stranieri se ne stanno a casa loro. Che importa se ciò comporta il fatto di doversi rinchiudere in casa, ma almeno possono godersi le loro quattro mura in santa pace. E magari guardare un film in santa pace.

Un anno fa gli abitanti della via sono stati ascoltati dal Consiglio di Zona 5 e una delibera c'era anche stata. Tra i primi provvedimenti era previsto lo spegnimento delle luci del giardino all'ora del tramonto, in modo tale da non attirare gente almeno nelle ore notturne. Le luci, però, sono ancora accese. Per il resto, il Consiglio aveva rimandato future decisioni alla prossima legislatura. Ma nel frattempo le gente non dorme di notte causa rumori molesti, rischia di camminare sui vetri delle decine e decine di bottiglie di birra rotte lungo i marciapiedi e deve tenersi i bambini in casa.

Il problema dell'invasione dei giardini comunali da parte degli stranieri sta diventando una vera e propria piaga per Milano. Altre zone di Milano soffrono della medesima situazione e pare non esserci soluzione.

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