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Semafori truccati a Segrate: quando qualcuno fa il furbetto…

Trenta mila multe per essere passati con il semaforo rosso in sei mesi. E' il bilancio del "vampiro rosso", il semaforo a un incrocio di Segrate, che miete vittime di automobilisti con il sistema T-red, ovvero le telecamere che fotografano il passaggio dal giallo al rosso che poi si si trasfonano in sanzioni.

Ad un certo punto, però, i cittadini hanno detto basta e hanno presentato un esposto in Procura a Milano per presunte irregolarità del sistema automatico di rivelazione delle infrazioni.

Proprio così, il semaforo incrimanto sarebbe truccato. Il tempo tra il giallo e il rosso, che permette all'auto di liberare l'incrocio, è troppo breve e non è sempre stato così, si sarebbe "accorciato" da quando sono state installate le telecamere. Guarda caso.

Le accuse sono anche più gravi, probabilmente è stata truccata anche la gara d'appalto per l'assegnazione del sistema. Per non parlare del fatto che sono in molti a pensare che le foto prima di essere recapitate a casa siano state ritoccate al computer. 

Se i sospetti fossero fondati ne guadagnerebbero un pò tutti…tranne chi perde punti sulla patente e deve sborsare più di 100 euro di multa.

Le casse del comune si riempiono grazie alle infrazioni e a sorpresa anche quelle della ditta appaltatrice che riceve il 25% su ogni contravvenzione. Come a dire, più foto scatta la mia telecamera e più ci guadagno. In realtà non c'è una regolamentazione a livello italiano sulla durata del giallo, ma basta solo un pò di buon senso per capire che in 3 o 4 secondi è veramente difficile passare un incrocio.

E poi questi sistemi di controllo non sono posizionati proprio per la sicurezza della strada? In questo modo diventano un pericolo. Perchè una volta che si è sparsa la voce del semaforo killer, tutti gli automobilisti terrorizzati rallentano anche con il semaforo verde e inchiodano con il giallo, aumentano il rischio di incidenti.

Sulla base delle segnalazioni dei cittadini e dei controlli effettuati, la Procura ha aperto un'inchiesta. Le ipotesi di reato sono abuso d'ufficio, falso materiale e turbativa d'asta. Già diverso materiale è stato sequestrato dagli inquirenti per fare luce su questa faccenda. Morale della favola, quattro sono gli indagati: due funzionari del comune, tra cui il comandante dei vigili e i titolari di due aziende.

Sia chiaro, questo è un pessimo esempio di amministrazione, non un modo per incoraggiare a passare con il rosso per poi fare ricorso. Se fossimo tutti più attenti e ligi al codice della strada questi mezzi di controllo non sarebbero nemmeno necessari, purtroppo non è così e se ne pagano le conseguenze…anche pecuniarie.

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