Un incontro filorusso a Milano solleva reazioni e preoccupazioni tra la comunità ucraina.
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Un evento controverso in un contesto delicato
Il prossimo 26 gennaio, Milano ospiterà un convegno intitolato “La Russia non è nostra nemica!”. Questo evento, che si terrà al Teatro Oscar, ha già suscitato un acceso dibattito pubblico, in particolare tra le comunità ucraine e italiane. La locandina dell’evento, che ritrae due mani che si stringono con i colori delle bandiere italiana e russa, è stata oggetto di critiche e polemiche. La scelta di un titolo così provocatorio ha attirato l’attenzione di molti, portando a una mobilitazione da parte di gruppi che si oppongono all’incontro.
Le reazioni della comunità ucraina
Andrii Kartysh, console ucraino a Milano, ha espresso la sua preoccupazione riguardo all’evento, sottolineando come la propaganda russa stia guadagnando terreno in Italia. In una dichiarazione al “Giorno”, Kartysh ha annunciato l’intenzione di scrivere una lettera al sindaco di Milano, Giuseppe Sala, e al prefetto Claudio Sgaraglia, chiedendo l’annullamento dell’incontro. Secondo il console, l’evento rappresenta un tentativo di legittimare una narrativa pro-Putin in un momento in cui la guerra in Ucraina continua a causare sofferenze inenarrabili.
In risposta all’annuncio del convegno, il gruppo “Sinistra per l’Ucraina” ha lanciato una petizione online per chiedere la cancellazione dell’evento. I promotori della petizione si rivolgono in particolare a Giacomo Poretti, uno dei soci del Teatro Oscar, sottolineando che non è chiaro se fosse a conoscenza del tipo di evento programmato. La petizione ha già raccolto un numero significativo di firme, evidenziando la crescente preoccupazione tra i cittadini riguardo alla diffusione di messaggi che potrebbero essere interpretati come favorevoli alla guerra.
Il ruolo del Teatro Oscar e le posizioni degli invitati
Il Teatro Oscar ha dichiarato di non essere coinvolto nell’organizzazione del convegno, ma ha concesso gli spazi per l’evento promosso dall’associazione “Le verità nascoste-Quello che non ti dicono”. Tra i partecipanti figurano nomi controversi, come l’ex europarlamentare Francesca Donato, nota per le sue posizioni critiche nei confronti dell’Unione Europea e della NATO. Inoltre, Sergey Pirogov, rappresentante commerciale ad interim della Federazione russa in Italia, è tra gli invitati, il che ha ulteriormente alimentato le polemiche.
Un contesto di tensione e divisione
Il messaggio del convegno, che cerca di presentare la Russia come un partner piuttosto che un avversario, si inserisce in un contesto di crescente tensione internazionale. La guerra in Ucraina ha polarizzato l’opinione pubblica, e eventi come questo possono avere un impatto significativo sulla percezione della Russia in Italia. La comunità ucraina, già provata dalla guerra, si sente minacciata da iniziative che potrebbero legittimare la propaganda russa nel paese.