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La caccia al tesoro: una commedia che esplora l’inclusione sociale

Un'opera che affronta temi di eredità e inclusione in una società complessa.

Scena della commedia 'La caccia al tesoro' che promuove l'inclusione
Scopri come 'La caccia al tesoro' affronta l'inclusione sociale con umorismo e creatività.

Un teatro che racconta la contemporaneità

Il Teatro Filodrammatici di Milano si distingue come un importante punto di riferimento per la drammaturgia contemporanea. Sotto la direzione artistica di Tommaso Amadio e Bruno Fornasari, il teatro si propone di osservare e raccontare la realtà attuale attraverso prospettive innovative e provocatorie. La scelta dei temi affrontati è spesso ispirata dalla cronaca e dalla politica, elementi che fungono da spunti per la creazione di storie originali e drammaturgie inaspettate.

La trama di ‘La caccia al tesoro’

La commedia ‘La caccia al tesoro’ si presenta come un’opera satirica che esplora, con un umorismo crudo e un’ironia pungente, le dinamiche del giudizio e dell’ipocrisia nella società contemporanea. La storia ruota attorno a un’anziana madre, il cui momento finale si avvicina, costringendo i suoi due figli, un fratello e una sorella, a riunirsi per organizzare il funerale e gestire l’eredità. L’arrivo della badante straniera e la scoperta di un testamento olografo complicano ulteriormente la situazione, rivelando che anche la badante ha diritto a una parte del patrimonio.

Un conflitto che riflette la società

Il conflitto tra i quattro pretendenti all’eredità diventa una metafora potente di una società che deve confrontarsi con il proprio passato per essere veramente inclusiva. La domanda centrale è: è possibile stabilire una priorità tra chi è nato in quella casa e chi vi è stato accolto più recentemente? La commedia invita a riflettere su quali fragilità siano più rilevanti e su come la società possa superare le sue inclinazioni a escludere i membri più vulnerabili. La caccia al tesoro andrà in scena da giovedì 21 novembre a domenica, con una durata di 90 minuti senza intervallo, presso il Teatro Filodrammatici di Milano, in piazza Paolo Ferrari, 6.

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