Una sconfitta inaspettata per l'Olimpia Milano, che cede il passo al Partizan Belgrado.
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Un inizio promettente per l’Olimpia
La partita tra Olimpia Milano e Partizan Belgrado si è aperta con un ritmo incalzante, con i milanesi che hanno mostrato una buona intensità iniziale. Sotto la guida di Bolmaro, l’Olimpia ha preso il comando, portandosi sul 15-7 grazie a giocate rapide e precise. Tuttavia, il Partizan, sostenuto da una folta tifoseria, ha risposto prontamente, dimostrando di essere un avversario temibile. La prima frazione si è chiusa in parità, segnando l’inizio di una battaglia che avrebbe messo a dura prova le capacità difensive di entrambe le squadre.
Il cambio di marcia del Partizan
Nel secondo quarto, l’EA7 ha mantenuto il vantaggio, chiudendo il primo tempo sul 40-37. Tuttavia, il rientro in campo ha visto un Partizan decisamente più aggressivo e determinato. Con una difesa solida e transizioni veloci, i serbi hanno ribaltato la situazione, portandosi in vantaggio e costringendo Milano a rincorrere. Brown e Jones hanno messo a segno punti cruciali, mentre l’Olimpia ha faticato a trovare il ritmo, con tiri che sembravano impossibili da realizzare. La mancanza di incisività nel pitturato ha pesato, evidenziando la necessità di una maggiore presenza sotto canestro.
Un finale da dimenticare per Milano
Con il passare dei minuti, il Partizan ha preso il controllo della partita, chiudendo il terzo quarto sul 55-64. L’ultimo periodo ha visto un’Olimpia in difficoltà, incapace di reagire all’intensità degli avversari. La partita si è conclusa con un punteggio di 70-90, un risultato che ribalta anche la differenza canestri nel doppio confronto. La sconfitta ha lasciato l’Olimpia con molte domande da porsi, soprattutto riguardo alla gestione della pressione e alla capacità di adattarsi a squadre fisiche come il Partizan. La prossima sfida contro Venezia sarà cruciale per il morale e la classifica dell’Olimpia.