Una famiglia distrutta da una fuga di monossido di carbonio: la lotta della piccola sopravvissuta
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Un dramma inaspettato
La tragedia che ha colpito una famiglia a San Felice a Ema, alle porte di Firenze, ha scosso profondamente la comunità locale. Il 18 dicembre, un’intera famiglia è stata trovata senza vita a causa di una fuga di monossido di carbonio, un gas inodore e invisibile che può rivelarsi letale. La madre di Elio, un bambino di 11 anni, ha raccontato i momenti strazianti che hanno preceduto la scoperta della tragedia. La piccola di sei anni, unica sopravvissuta, è attualmente ricoverata in condizioni critiche all’ospedale pediatrico Meyer, dove lotta per la vita.
Le cause della tragedia
Le indagini hanno rivelato che le esalazioni di monossido di carbonio potrebbero essere state causate da una caldaia malfunzionante o da stufe a pellet non funzionanti. I corpi di Matteo Racheli, 49 anni, e della sua compagna Margarida Alcione, 46 anni, sono stati trovati nel salotto, mentre il piccolo Elio era sul divano. La madre di Elio, Claudia, ha lanciato l’allerta dopo aver tentato invano di contattare la famiglia. La scena che i vigili del fuoco hanno trovato era straziante, con i tentativi di rianimazione che purtroppo non hanno avuto successo.
La lotta della piccola sopravvissuta
La piccola, attualmente in terapia intensiva, è sottoposta a sedute di ossigenoterapia in camera iperbarica per contrastare i danni causati dal monossido di carbonio. La prognosi rimane riservata, e la comunità si stringe attorno a lei e alla madre, che ha espresso il suo dolore in modo straziante. La tragedia ha lasciato un segno profondo, non solo nella vita di Claudia, ma anche in quella di tutti coloro che conoscevano la famiglia. La scuola di Elio e la squadra di calcio giovanile hanno reso omaggio alla sua memoria, evidenziando quanto sia innaturale per un genitore sopravvivere al proprio figlio.
Indagini in corso
Le autorità stanno attualmente indagando sulle cause della fuga di monossido di carbonio. La villa, elegante proprietà di Matteo Racheli, è stata sequestrata per permettere approfondimenti. I rilievi hanno rivelato che la caldaia, installata nel 2019, non era mai stata sottoposta a manutenzione, nonostante fosse presente la dichiarazione di conformità. Gli accertamenti si concentrano sulla ricerca di documenti e sul controllo delle canne fumarie per escludere possibili occlusioni. La comunità attende con ansia i risultati delle indagini, mentre il dolore per la perdita di una vita così giovane continua a farsi sentire.