La vittoria più bella di questo sabato per l'Inter è stata colta a… Cesena, abbellita dal rigore sbagliato da Zlatan Ibrahimovic, per l'occasione tornato a vestire una delle maglie delle tante squadre per cui tifava da bambino, quella del Milan. Si sa, è bello quando i sogni si avverano, e credo che quelli di Massimo Moratti e compagnia si siano trasformati in realtà all'87' della sfida del 'Manuzzi', quando Ibra ha mandato sul palo il penalty che avrebbe potuto riaprire la partita del Milan. Nel frattempo, perché c'è sempre un frattempo, l'Inter ha raccolto i tre punti che il pronostico le accreditava contro l'Udinese: un 2-1 sofferto per una squadra che non sta bene, e si vede, ma che però è tornata al gol quando è servito, e soprattutto con un giocatore che serve sempre, tale Samuel Eto'o.
La Curva Nord ha seguito in silenzio i primi 20 minuti della partita, hanno spiegato gli ultras con un lungo striscione, "per ricordare il campionato vero con gli stadi pieni… Quando i tifosi erano liberi cittadini che potevano scegliere come e quando andare allo stadio senza tessere, caro biglietterie e partite infrasettimanali".
Sul campo, i nerazzurri passano subito in vantaggio al 7' con Lucio su corner di Snejider. L'Udinese pareggia al 31' con Floro Flores su cross di Di Natale. Nella ripresa al 21' fallo di mano in area di Angella: batte Eto'o, Handanovic respinge, ma il camerunense dell'Inter ribadisce in rete. E' andata bene per l'Inter, ma per Benitez la sensazione è che ci sia ancora parecchio da fare.