Mourinho
I topi d’appartamento che entrano e svaligiano casa sono un pericolo temuto dalla maggior parte delle persone specialmente se il furto si verifica di notte mentre i componenti dell’abitazione sono tutti presenti in quel momento.
Ad essere maggiormente esposti a questo rischio, però, molto spesso sono le ville che hanno un aspetto lussuoso già all’esterno e in questi casi i ladri pensano di trovare un bottino ancora più consistente. Ad avere corso questo rischio nei giorni scorsi è stato anche l’allenatore dell’Inter, Josè Mourinho, che vive con la famiglia in una casa nei pressi del lago di Como, che nei mesi scorsi è stato “seguito” da un gruppo di delinquenti che cercava di studiare le sue mosse per poi agire indisturbati.
IN questi casi, si sa, se si conoscono gli orari delle vittime si ha più possibilità che il colpo possa andare a buon fine e poter trascorrere del tempo in casa alla ricerca del bottino. L’operazione, secondo quanto ha rivelato il quotidiano “La Stampa, è stata scoperta nei giorni scorsi dai carabinieri di Genova che si sono trovati di fronte delle prove lampanti. Il ritrovamento è avvenuto in un centro nomadi nell’hinterland di Milano dove si erano rifugiati un gruppo di macedoni che avevano raccolto una serie di informazioni riguardanti il tecnico portoghese come i suoi orari, la targa dell’auto e l’indirizzo di casa.
E’ stato quindi molto semplice per le forze dell’ordine davanti a quei dati capire a cosa servissero e ora per cercare di evitare che l’episodio possa ripetersi il mister dei nerazzurri ha potenziato il sistema di allarme che controlla la sua abitazione. Nel mirino di questi delinquenti c’eranoanche altri personaggi del mondo dello sport italiano.
Immagine tratta dal sito www.diacoblog.com