L'Inter getta il cuore oltre l'ostacolo e con il suo capitano agguanta a due minuti dal termine un pareggio per 1-1 con la Roma che potrebbe aver definitivamente chiuso il discorso scudetto.
I nerazzurri conservano dopo il big-match del 25° turno un vantaggio di nove punti che alla luce anche dell'imbattibilità in campionato sin qui mantenuta appare difficilmente sperperabile.
La Roma ha confermato ancora una volta tutto il suo valore andando vicinissima ad imporsi a San Siro ma anche tutti i suoi limiti che appaiono più psicologici che tecnico-tattici. I giallorossi dopo aver rischiato al 18' sul palo colpito in sforbiciata da Crespo (l'avanti argentino non ha certo fatto rimpiangere l'assenza di Ibrahimovic) passano in vantaggio al 38' con Totti lesto, su un cross di Tonetto dalla sinistra, ad anticipare Chivu e trafiggere Julio Cesar.
L'Inter annaspa e, una volta rimasta in dieci per l'impossibilità di sostituire l'infortunato Maxwell (avendo Mancini già esaurito le sostituzioni a sua disposizione), rischia di incassare il raddoppio. La Roma, come già accaduto in altre circostanze, pur avendone le opportunità (Taddei e Aquilani) non chiude la sfida. I nerazzurri tornati a sei minuti dalla fine in parità numerica per il discutibile secondo giallo affibbiato da Rosetti a Mexes iniziano a premere con determinazione. Doni salva su Crespo ma non può nulla sulla precisa conclusione dal limite di Zanetti all'88' che fa letteralmente esplodere di gioia San Siro. Per il capitano si tratta del primo gol stagionale ma potrebbe essere quello che alla fine del torneo sarà maggiormente ricordato.