Eccoci qui, siamo appena tornati dall'aeroporto di Milano Malpensa, dove oggi alle 15.30 è arrivato l'aereo che ha trasportato in patria i giocatori del Milan campioni d'Europa. Ad attenderli c'erano circa 2000 tifosi scatenati, che forse sono rimasti un po' delusi per il fatto che il pullman non si è fermato.
Anzi, diciamola tutta, i giocatori del Milan non sono stati proprio il massimo. Sono usciti dall'aeroporto in pullman tra due file di fans deliranti che aspettavano sotto il sole da almeno tre ore e hanno accennato solo un timido saluto, giusto per dare il contentino.
Costacurta neanche guardava fuori, giochicchiava con il suo cellulare. Pirlo faceva ciao ciao un po' scocciato (anche se è sempre così, non si capisce mai di che umore sia), Maldini era l'unico sorridente, Ambrosini guardava fuori ridacchiando, Serginho guardava fuori e basta… insomma, non c'era molto calore nel pullman. Anzi, nei due pullman, visto che i giocatori si sono divisi su due mezzi.
Sul primo, oltre ai giocatori, c'era in bella mostra la coppa con le orecchie tenuta ben salda da Ramaccioni. Sul secondo invece Galliani e altri giocatori (i vetri erano oscurati non si vedevano benissimo tutti). Ecco, diciamo qualcosa su Galliani: come al suo solito era l'unico felice ed esultava. Non come quando segna un gol il Milan ma comunque era pieno di entusiasmo.
Vabbè, vorrà dire che stasera dovranno farsi perdonare in piazza Duomo, visto che è prevista una festa con tutta la squadra. Alle 19 inizierà un giro per la città su un pullman scoperto. Il tour partirà da via Mario Pagano. I giocatori sfileranno per le strade della città fino al Duomo.
E così gli eroi milanisti sono tornati in patria. Inutile dire che gli slogan e le canzoncine al di fuori dell'aeroporto avevano sempre a che fare con l'Inter.
E noi vi chiediamo: possibile che gli interisti siano così sfortunati da vincere lo scudetto proprio quando il Milan vince la Champions? Non rischieranno di passare in sordina i festeggiamenti interisti a San Siro di domenica prossima? Noi chiediamo, sappiate che chi scrive non ha alcuna fede calcistica.
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