Il passaggio di Festa al partito di estrema destra accende il dibattito politico a Cormano.

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Un cambiamento controverso
La recente adesione di Massimiliano Festa, consigliere comunale di Cormano, al partito di estrema destra Forza Nuova ha suscitato un acceso dibattito politico nella cittadina dell’hinterland milanese. Festa, eletto inizialmente con Fratelli d’Italia, ha deciso di cambiare rotta, scatenando reazioni immediate da parte della coalizione di centrodestra che attualmente governa la città. Il sindaco Luigi Magistro e i suoi alleati hanno espresso la loro contrarietà a questa scelta, chiedendo le dimissioni del consigliere.
Le reazioni della maggioranza
In una nota congiunta, le forze di maggioranza, tra cui Cormano Cresce, Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, hanno preso le distanze da Forza Nuova, sottolineando di non avere alcun legame con il partito di estrema destra. Hanno invitato Festa a rassegnare le dimissioni, ritenendo che la sua decisione contrasti con il mandato ricevuto dagli elettori e con il programma elettorale condiviso. Tuttavia, Festa ha risposto con fermezza, affermando di non avere intenzione di dimettersi e di voler continuare a lavorare per il bene della comunità cormanese.
Il contesto politico di Cormano
Questo episodio non è isolato, ma si inserisce in un contesto politico più ampio, caratterizzato da tensioni tra le diverse forze politiche. Cormano, come molte altre città italiane, sta vivendo un periodo di polarizzazione, dove le scelte individuali dei rappresentanti possono avere ripercussioni significative sulla stabilità della maggioranza. La decisione di Festa di unirsi a Forza Nuova non solo ha messo in discussione la sua posizione all’interno del consiglio comunale, ma ha anche sollevato interrogativi sul futuro della coalizione di centrodestra e sulla sua capacità di mantenere unita la propria base elettorale.