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Inchiesta su corruzione e urbanistica a Milano: nuovi sviluppi inquietanti

Le indagini sull'urbanistica milanese rivelano presunti atti di corruzione e depistaggio.

Inchiesta su corruzione e urbanistica a Milano
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Un’inchiesta che scuote Milano

Le recenti rivelazioni sull’inchiesta riguardante l’urbanistica milanese stanno sollevando un polverone di interrogativi e preoccupazioni. Per la prima volta, emergono accuse di corruzione e depistaggio che coinvolgono figure chiave della politica locale. Giovanni Oggioni, ex dirigente del Comune, è attualmente agli arresti domiciliari con l’accusa di aver tentato di far cadere la giunta di Giuseppe Sala. Questo scenario inquietante mette in luce le dinamiche oscure che potrebbero celarsi dietro le decisioni politiche e urbanistiche della città.

Il ruolo di Oggioni e Cerri

Secondo l’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Mattia Fiorentini, Oggioni avrebbe avuto conversazioni compromettenti con Guido Bardelli, allora avvocato e oggi assessore alla casa. I due avrebbero criticato i pubblici ministeri e discusso su come destabilizzare l’attuale giunta. Ma non è tutto: l’architetto Marco Emilio Cerri, anch’egli coinvolto nell’inchiesta, si è assunto la responsabilità della redazione della bozza del disegno di legge noto come ‘Salva Milano’. Cerri ha affermato di aver collaborato con Bardelli e di aver passato il documento a Tommaso Foti, deputato di Fratelli d’Italia.

Il disegno di legge ‘Salva Milano’

Il disegno di legge, approvato con un voto bipartisan, è ora in attesa di discussione al Senato. Secondo i pubblici ministeri, il testo sarebbe stato ‘dettato’ dagli indagati, suggerendo che le decisioni legislative potrebbero essere state influenzate da interessi personali piuttosto che dal bene pubblico. Inoltre, la scelta di interpretare una norma del 1942 in modo autentico, piuttosto che optare per un semplice condono edilizio, è stata attribuita a Cerri e Oggioni. Questi sviluppi pongono interrogativi sulla trasparenza e sull’integrità delle istituzioni milanesi.

Le reazioni della politica e dell’amministrazione

Il sindaco Giuseppe Sala ha scelto di non commentare i dettagli dell’inchiesta, ma ha ribadito l’importanza del disegno di legge ‘Salva Milano’ per la città. Sala ha dichiarato di voler attendere ulteriori informazioni prima di esprimere un giudizio definitivo. Tuttavia, ha sottolineato che chi ha sbagliato deve affrontare le conseguenze delle proprie azioni. La situazione attuale richiede una riflessione profonda sulla governance e sulla necessità di garantire che le decisioni politiche siano sempre orientate al bene comune.

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