×

Petizione per le dimissioni della ministra del Turismo: oltre 40mila firme in due giorni

Un'iniziativa popolare chiede la rinuncia della ministra coinvolta in scandali giudiziari

Petizione per le dimissioni della ministra del Turismo con firme
Oltre 40mila firme raccolte in due giorni per la petizione.

Un’iniziativa che ha colpito l’opinione pubblica

La petizione lanciata su Change.org per chiedere le dimissioni della ministra del Turismo, Daniela Santanché, ha suscitato un’eco notevole, raccogliendo oltre 40mila firme in meno di 48 ore. Questo straordinario risultato evidenzia un crescente malcontento tra i cittadini riguardo alla condotta di figure pubbliche, specialmente quando sono coinvolte in casi giudiziari. La petizione, che ha preso avvio il 28 gennaio, si propone di sollecitare la ministra a rinunciare al suo incarico, ritenendo che le sue azioni siano incompatibili con il ruolo di rappresentanza pubblica.

Le accuse e il contesto giudiziario

La ministra Santanché è attualmente coinvolta in procedimenti legali legati alle sue società, in particolare Visibilia. Le accuse di truffa ai danni dell’INPS, che coinvolgono anche i suoi dipendenti, hanno sollevato interrogativi sulla sua integrità e sulla sua capacità di rappresentare i cittadini. Secondo l’accusa, i 13 dipendenti di Visibilia avrebbero ottenuto la cassa integrazione senza esserne a conoscenza, mentre continuavano a lavorare durante la pandemia. La situazione si complica ulteriormente con la recente decisione della Cassazione, che ha stabilito che il procedimento rimarrà a Milano, contrariamente a quanto richiesto dalla difesa, che auspicava un trasferimento a Roma.

Il messaggio della petizione

La descrizione della petizione è chiara e diretta: “Chiediamo le dimissioni di Daniela Santanché dal suo incarico istituzionale”. Gli organizzatori sottolineano l’importanza di valori come trasparenza, integrità e rispetto per i cittadini, elementi fondamentali per chi ricopre incarichi pubblici. La petizione si propone di inviare un messaggio forte e chiaro: chi rappresenta i cittadini deve farlo con onore e responsabilità. La rapidità con cui sono state raccolte le firme dimostra che il pubblico è pronto a farsi sentire e a chiedere un cambiamento significativo.

Leggi anche