Il consiglio comunale di Milano onora le vittime della persecuzione nazifascista con un'importante iniziativa.
Argomenti trattati
Un momento di riflessione profonda
Il consiglio comunale di Milano ha dedicato un minuto di silenzio in apertura della seduta del Giorno della Memoria, un gesto simbolico per onorare le vittime della persecuzione nazifascista e dell’Olocausto. Questo momento di commemorazione è stato introdotto dalla presidente del consiglio comunale, Elena Buscemi, che ha sottolineato l’importanza di mantenere viva la memoria storica e il valore delle iniziative legate a questo tema.
Il valore della memoria collettiva
Buscemi ha evidenziato come quest’anno ricorra l’ottantesimo anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, un evento che assume un significato storico ed emblematico. “Il programma di queste giornate prevede una grande partecipazione di scuole, municipi e cittadini”, ha affermato, evidenziando l’importanza della collaborazione tra le diverse realtà della città. La presidente ha anche menzionato iniziative come le pietre d’inciampo, che rappresentano un modo tangibile per ricordare le vittime.
Affrontare le polemiche e promuovere il dialogo
Non sono mancate le polemiche riguardo alla decisione della Comunità ebraica di non partecipare alle celebrazioni. Buscemi ha riconosciuto le incomprensioni e ha ribadito l’importanza di lavorare insieme per costruire un dialogo costruttivo. “Fare Memoria insieme è doveroso e possibile”, ha affermato, sottolineando la necessità di una commissione speciale per il ‘contrasto al linguaggio d’odio’. Questa iniziativa, parallela a quella parlamentare presieduta da Liliana Segre, mira a promuovere la riflessione e l’analisi sui fenomeni sociali attuali.
Un impegno costante contro l’odio
Buscemi ha concluso il suo intervento esprimendo il suo sostegno alla commissione di Segre, evidenziando l’importanza di un approccio coordinato nella lotta contro il linguaggio d’odio. “È fondamentale promuovere sinergie con istituzioni pubbliche e private, università e associazioni”, ha dichiarato, sottolineando che la memoria e la testimonianza sono strumenti essenziali per combattere l’odio e la discriminazione. La sua dichiarazione ha ricevuto un caloroso consenso dall’aula, dimostrando che Milano è unita nel ricordare e nel combattere ogni forma di intolleranza.