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Sblocco dei cantieri a Milano: il nuovo emendamento e le sue conseguenze

Il provvedimento approvato dalla Camera suscita polemiche e preoccupazioni per l'urbanistica milanese.

Immagine che rappresenta il sblocco dei cantieri a Milano
Scopri le conseguenze del nuovo emendamento per i cantieri a Milano.

Un passo verso la rigenerazione urbana

Recentemente, la commissione Ambiente e attività produttive della Camera ha dato il via libera a un emendamento che promette di sbloccare i cantieri edilizi a Milano. Questa misura, firmata dal capogruppo di Fratelli d’Italia, Tommaso Foti, è stata approvata con il sostegno dei partiti di maggioranza e del Partito Democratico, mentre ha incontrato l’opposizione del Movimento 5 Stelle e di Alleanza Verdi-Sinistra. L’emendamento, che ora passerà all’esame dell’Aula e successivamente al Senato, modifica la legge urbanistica del 1942, semplificando le procedure per l’edificazione di nuovi immobili.

Le nuove regole urbanistiche

La norma stabilisce che non sarà più obbligatoria l’approvazione preventiva di un piano particolareggiato per la costruzione di nuovi edifici in aree già urbanizzate. Ciò significa che sarà possibile costruire edifici di altezza superiore a quelli esistenti senza un piano attuativo specifico. Questa modifica ha sollevato preoccupazioni tra i consiglieri comunali di Europa Verde, che hanno definito l’approvazione un “errore nel metodo e nel merito”. Secondo loro, la norma non solo crea ambiguità legislative, ma potrebbe anche portare a distorsioni urbanistiche in altre città italiane.

Le reazioni e le preoccupazioni

I consiglieri Francesca Cucchiara e Tommaso Gorini hanno espresso la loro contrarietà, sottolineando che il nuovo emendamento potrebbe facilitare la costruzione di edifici alti senza adeguate valutazioni ambientali e urbanistiche. “Un palazzo di 25 metri può essere costruito senza un piano attuativo, e un capannone può essere trasformato in grattacielo con una semplice ristrutturazione”, hanno avvertito. Inoltre, hanno messo in evidenza come questo modello di sviluppo, pur attirando investimenti, abbia anche costretto molte persone a lasciare Milano a causa dei costi insostenibili delle abitazioni.

Carlo Monguzzi, un altro consigliere di Europa Verde, ha aggiunto che l’emendamento danneggerà sia l’ambiente che la legalità, affermando che mai prima d’ora la sinistra aveva approvato condoni di questo tipo. La possibilità di costruire torri di 21 piani a partire da piccoli manufatti, autocertificandole con una Scia, è vista come un vero “capolavoro” di speculazione edilizia. Le preoccupazioni sono amplificate dal fatto che, proprio mentre si discuteva di queste misure, il Riesame confermava la solidità delle inchieste in corso.

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