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Al Palasharp si prevede la possibilità di realizzare abitazioni a costi contenuti

Palasharp: Nuova area residenziale a prezzi accessibili nel "piano casa" di Milano. Riqualificazione dell'ex Palasharp per affrontare la sfida dell'abitazioni a basso costo e miglioramento del terminal bus di Lampugnano

Al Palasharp potrebbe svilupparsi una nuova area residenziale caratterizzata da prezzi accessibili. Questo intervento è parte del “piano casa” promosso dall’amministrazione di Milano, volto a cedere ai costruttori terreni pubblici a costi contenuti, per facilitare la costruzione di appartamenti a prezzi ridotti.

Evoluzione del progetto

C’è la possibilità di riportare in uso la zona dell’ex Palasharp. Questo progetto, trattato più volte dal sindaco Beppe Sala, è in fase di elaborazione da parte dell’assessore alla casa, Guido Bardelli. Il piano, che sarà svelato a breve, si propone di affrontare una delle sfide più significative della città: la crescente offerta di abitazioni a basso costo, che ha spinto molte famiglie a lasciare Milano per cercare soluzioni nei dintorni o oltre.

Obiettivi del piano casa

Uno degli obiettivi principali del “piano casa” è quello di rendere disponibili a costruttori terreni comunali a prezzi contenuti, per garantire la fattibilità economica di nuovi alloggi a tariffe accessibili. L’ex Palasharp è previsto come una delle aree idonee. Il Comune, del resto, non ha più idee per quell’area; dopo il fallimento dell’idea di costruire una struttura sportiva in preparazione delle Olimpiadi invernali del 2026, non ci sono state proposte alternative.

Le proposte avanzate

L’aria era carica di attesa e ora Giulia Pelucchi, presidentessa del Municipio 8, conferma quanto già anticipato. “Ho richiesto – ha dichiarato Pelucchi – che una parte delle abitazioni fosse destinata a edilizia sociale, mentre il resto dovesse essere convenzionato, sfruttando la formula della proprietà indivisa, che garantisce affitti molto accessibili e vantaggiosi per chi lavora”. Ha inoltre evidenziato la necessità di implementare servizi, compresa una zona dedicata allo sport, e di sfruttare questa opportunità per riqualificare definitivamente l’area del terminal bus di Lampugnano, attualmente in condizioni di degrado.

Preoccupazioni e soluzioni

Tra le proposte avanzate a Bardelli, spicca quella di creare un ponte pedonale per unire Lampugnano al Monte Stella, distaccato dall’autostrada. Questa soluzione era già stata adottata nel 2005. Pelucchi ha sottolineato alcuni punti cruciali: prevenire le speculazioni, mantenere sotto controllo le volumetrie e tutelare la comunità di Lampugnano e quella di QT8.

Storia del Palasharp

Un contesto che risulta rilevante anche per i comitati locali, preoccupati di non sacrificare l’identità sportiva dell’area, una tradizione che ha inizio nel 1986, quando si rese necessario trovare una rapida alternativa al crollo del tetto del Palazzo dello Sport a San Siro. Il Comune affrontò la situazione con l’installazione di una tensostruttura, fornita dalla famiglia Togni e sostenuta da una sponsorizzazione del noto stilista Nicola Trussardi. Inaugurato con il concerto di Frank Sinatra, il Palatrussardi (successivamente Palavobis, Palatucker, MazdaPalace e infine Palasharp) ha accolto eventi sportivi e musicali fino al 2011. Dopo un lungo periodo di abbandono, in vista delle Olimpiadi del 2026, il Palasharp è stato selezionato per essere trasformato in un impianto per l’hockey femminile.

Aggiornamenti recenti

Dopo diverse peripezie, a gennaio 2024 l’aggiudicazione a Ticketone-Mca Events è stata annullata. Palazzo Marino ha contattato Forumnet per capire se avesse interesse a subentrare agli aggiudicatari, ma ha ricevuto una risposta negativa. A questo punto, il sindaco Sala ha annunciato che l’amministrazione comunale avrebbe cercato un privato a cui vendere l’area del Palasharp. Attualmente, sembra che si stia considerando una cessione gratuita, o quasi, di quell’area nell’ambito del “piano casa”.

Riqualificazione del terminal bus di Lampugnano

Per quanto riguarda il terminal bus di Lampugnano, situato accanto al Palasharp, è stata avanzata la richiesta di una significativa riqualificazione. L’attesa di autobus, specialmente nelle ore notturne, è diventata così rischiosa che i residenti di via Trenno 41 hanno deciso di aprire la porta del loro edificio per offrire un rifugio ai passeggeri in attesa. Secondo le segnalazioni di Enrico Fedrighini (gruppo misto) e Alessandro Giungi (PD) al consiglio comunale, manca un adeguato sistema di sorveglianza e sicurezza. Inoltre, durante la notte le strade del Gallaratese sono diventate un’alternativa per il parcheggio dei pullman, in quanto il terminal non può accogliere tutti i mezzi. Il concessionario, Autostazioni Milano Srl, che gestisce anche il terminal di San Donato, versa poco più di 150mila euro all’anno al Comune per entrambi i terminal.

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