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Un’area di sosta con 1.500 posti auto situata alle periferie di Milano rimane poco sfruttata: quali sono le ragioni di questa situazione?

Il parcheggio Trenno a Milano: un'opportunità inutilizzata per ridurre il traffico su via Novara

Un parcheggio da 1.500 posti ai margini di Milano: quali motivi ne ostacolano l’uso

Il Parcheggio Trenno è stato progettato per i Mondiali del ’90, ma è stato impiegato principalmente in situazioni temporanee, come durante l’Expo e l’emergenza legata al covid. Questo spazio potrebbe ridurre il flusso delle circa 12mila automobili che quotidianamente affollano la città attraverso via Novara, in attesa dell’estensione della linea M5.

Ogni giorno, quasi 22mila auto si dirigono verso Milano passando per via Novara, che proviene dall’area occidentale della metropoli. Questo è il risultato medio registrato in un giorno feriale di maggio 2024, analizzato attraverso i transiti in tre punti di accesso dell’Area B tra le 7.30 e le 20.30, con il sistema di sorveglianza attivo. In particolare, circa 11.945 veicoli entrano direttamente da via Novara, provenienti da Settimo Milanese e dalla Tangenziale Ovest. Inoltre, 6.290 auto arrivano da via Silla, passando per Pero e Rho, e 3.699 da via De Sica, attraverso Quinto Romano.

Queste informazioni emergono dalla risposta dell’assessora alla mobilità, Arianna Censi, a un’interrogazione del consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Marco Bestetti. A questo numero di veicoli si devono aggiungere anche quelli che entrano prima delle 7.30 del mattino, quando le telecamere di Area B non sono attive. Secondo Bestetti, in attesa della realizzazione dell’annunciato prolungamento della M5 da San Siro a Settimo Milanese, da tempo discusso sin dall’apertura della linea “lilla”, si potrebbe trasformare il Parcheggio Trenno all’inizio di via Novara in un punto di interscambio, adattando i servizi di linee Atm per facilitare il trasporto dei pendolari fino al capolinea M5 di San Siro.

Secondo Bestetti, si tratta di un’area che da molto tempo funge da ‘discarica’ per la città, dove vengono accumulati gli oggetti di cui non si sa che fare: dai barconi dei Navigli agli alberi abbattuti dal maltempo dell’anno passato. Non si può trascurare, inoltre, l’impiego temporaneo come centro per i tamponi e le vaccinazioni durante l’emergenza sanitaria da Covid, così come, nel 2015, è stato utilizzato come parcheggio in occasione di Expo. Originariamente concepito come parcheggio per i Mondiali di calcio del 1990, è sempre stato sfruttato in modo insufficiente, prestandosi a vari utilizzi, tutti provvisori. Si stima che potrebbe ospitare almeno 1.500 veicoli, ma esiste la possibilità di ricavare spazio per un numero maggiore. Inoltre, si trova all’inizio di via Novara, il che lo renderebbe comodo per coloro che provengono da quella strada, anziché dalle aperture di via Silla e via De Sica, con quasi 12mila auto che transita ogni giorno.

In attesa del tanto desiderato prolungamento della linea M5 da San Siro a Settimo Milanese, si prevede che questa nuova sezione (se mai realizzata) possa avere tra 2 e 4 fermate intermedie e un capolinea al raccordo della Tangenziale Ovest. Inoltre, in base a un’idea proposta dalla Regione Lombardia, ci si aspetta che, in futuro, il tragitto si estenda come metrotranvia sopraelevata fino a Magenta.

Tuttavia, nel corso degli anni, altri progetti hanno avuto la priorità, come l’estensione della M5 verso Monza (sull’altro versante) o la M1 fino a Bettola-Cinisello. Per questo motivo, nell’estate 2024, la sindaca di Bareggio, uno dei comuni che trarrebbero vantaggio da un possibile allungamento fino a Settimo, ha cercato chiarimenti sullo “stato attuale” della situazione, senza ricevere alcuna risposta.

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