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In una sinagoga di Milano, si è affermato che l’antisemitismo non trova luogo in questa città

Milano: Unione contro antisemitismo e razzismo, Sala e Segre guidano la lotta per la pace e la verità

Sala in Sinagoga: “A Milano non c’è posto per l’antisemitismo”

Il sindaco Beppe Sala ha partecipato a una cerimonia di commemorazione per l’eccidio del 7 ottobre presso la Sinagoga centrale di Milano.

Presenti anche Liliana Segre, che Sala ha definito “la guida più importante per la nostra città”, oltre a Fontana e La Russa.

Sala ha affermato che l’antisemitismo non deve trovare spazio a Milano, neppure quando si maschera da antisionismo superficiale. Ha sottolineato che è fondamentale per la comunità internazionale sostenere la pace in Medio Oriente. Durante il suo intervento, ha dichiarato: “Non si possono mai minimizzare o giustificare atti di odio contro chiunque, in particolare nei confronti del popolo ebraico. Questi atti non possono essere considerati semplici ragazzate, lo dico ai giovani”.

Impegno forte contro razzismo e antisemitismo.

Durante le manifestazioni, Sala ha notato la presenza di “slogan di ispirazione hitleriana e mussoliniana”, con riferimenti a “razza ariana e razza ebraica”. Ha osservato che alcuni manifestanti sembrano avere l’intento di “offendere i sopravvissuti all’Olocausto”, sottolineando che questa situazione è inaccettabile. Ha concluso il suo intervento ribadendo l’impegno di Milano, città antifascista, a combattere ogni forma di razzismo, antisemitismo e intolleranza. Ha dichiarato che “la voce della pace deve essere accompagnata dal rispetto della verità”.

Anche Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, ha partecipato all’evento commemorativo. Si è presentato come “un amico”, esprimendo la sua solidarietà e incoraggiando i presenti a rimanere resilienti. Ha messo in evidenza che si sta lottando per difendere la civiltà di fronte all’inciviltà, ed ha invitato a ricordare le vittime, in particolare quelle ancora in mano a Hamas. Ha trovato incredibile che in un contesto di civiltà e democrazia ci siano persone ancora prigioniere dei carnefici, e ha chiesto di non dimenticare l’orrore avvenuto il 7 ottobre. Ha inoltre reiterato che “l’indifferenza è la cosa peggiore” e che la situazione degli ostaggi è una realtà che lo coinvolge profondamente.

Infine, La Russa ha espresso vicinanza ai presenti, dicendo di avvicinarsi “in punta di piedi”.

Il presidente del Senato Ignazio La Russa ha aperto il suo discorso con cautela, consapevole che le sue radici politiche potessero suscitare disagio: “Mi presento con riserbo”, ha dichiarato, partecipando alla commemorazione in Sinagoga. La Russa, membro di Fratelli d’Italia e con un trascorso nel Msi, ha sottolineato che “per Israele la capitolazione significerebbe la sua scomparsa. Non ci si può aspettare una pace che sia ingiusta, poiché in tal caso, non può essere considerata pace, ma piuttosto una resa”. In seguito, ha evidenziato di aver “partecipato al dolore della comunità ebraica e che questo sentimento dovrebbe unirci a tutti gli italiani che tengono alla verità e alla giustizia”.

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