Rinviato il voto sulla proposta di contrasto all'antisemitismo a Milano: centrosinistra vuole un testo più ampio e condiviso
Il consiglio comunale di Milano ha deciso di rinviare il voto riguardante una proposta contro l’antisemitismo, originariamente presentata da Fratelli d’Italia. Il partito aveva chiesto l’istituzione di un’unità della polizia locale per affrontare i crescenti episodi di antisemitismo nell’area metropolitana. Durante la sessione del 7 ottobre, dopo un breve dibattito tra i capigruppo, la maggioranza di centrosinistra ha scelto di non approvare la proposta, ritenendo opportuno approfondire ulteriormente un testo che potesse ricevere un consenso più ampio.
Poiché l’argomento non era stato programmato precedentemente, sarebbe stata necessaria una convalida unanime da tutti i capigruppo per poter discutere e votare la questione.
L’idea di Fratelli d’Italia, illustrata dal capogruppo Riccardo Truppo, prevedeva un ordine del giorno in cui si richiedeva al sindaco e alla giunta di creare un’unità di polizia locale per contrastare un’onda di antisemitismo che, secondo quanto riportato in una nota, sta sempre più emergendo nell’area metropolitana di Milano. Le recente manifestazioni, caratterizzate da frasi cariche d’odio, hanno portato a situazioni inaccettabili, come l’accusa a Liliana Segre di essere un “agente sionista”. Truppo ha sottolineato la presenza persistente e inaccettabile di un “modello Milano di antisemitismo”.
Il centrosinistra ha rifiutato di approvare la proposta di votare questo documento. Daniele Nahum di Azione ha dichiarato in aula che “è un testo appena arrivato” all’attenzione dei membri della commissione. L’esponente di Azione ha raccomandato di dedicare un po’ di tempo per redigere un documento che possa essere accettato da tutti.