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Visibilia-Santanché, si tiene un’udienza riguardo al falso in bilancio: cinque azionisti intendono presentarsi come parte civile

Cinque azionisti di minoranza di Visibilia Editore hanno presentato domanda per diventare parte civile nell’udienza preliminare che coinvolge la ministra del Turismo, Daniela Santanché, insieme a 16 co-imputati, tra i quali spiccano il compagno Dimitri Kunz, l’ex partner Canio Mazzaro, la sorella Fiorella Garnero e la nipote Silvia Garnero, oltre a tre società. Gli imputati sono accusati di aver commesso falsi in bilancio nell’ambito del gruppo editoriale e pubblicitario creato dalla ministra. Secondo le autorità, avrebbero manipolato i bilanci dal 2014 al 2022 per occultare le perdite e ingannare azionisti e investitori.

I cinque azionisti fanno parte delle persone che nel 2022 avevano già denunciato presunti gravi problemi nei conti dell’azienda. Nella mattinata di giovedì, durante l’udienza presieduta dalla giudice per le udienze preliminari Anna Magelli, i loro avvocati hanno formalizzato le istanze per diventare parte civile. Il prossimo incontro preliminare è previsto per il 17 ottobre.

Visibilia Editore, attraverso la sua controllata Visibilia Editrice, possiede riviste italiane come Novella 2000, ed è stata sotto la direzione di Daniela Santanché fino al 2022, anno in cui le quote sono state vendute all’imprenditore Luca Reale Ruffino. Poco dopo l’insediamento del governo con Santanché come ministra del Turismo, la procura di Milano avanza una richiesta di fallimento per l’azienda, a causa di debiti tributari non saldati. Questa istanza di fallimento rivela un’inchiesta avviata diversi mesi prima. Con l’uscita di scena di Santanché, anche il partner Dimitri Kunz abbandona il suo incarico nel marzo 2023.

Poco dopo, emerge un’ulteriore accusa contro la ministra, originata da una denuncia di un’ex lavoratrice: si parla di frode ai danni dello stato riguardo l’utilizzo dei fondi per il Covid destinati alla cassa integrazione. Si sospetta che le casse integrazione siano state attivate nonostante non ci fosse stata realmente un’interruzione del lavoro negli uffici di Visibilia, con irregolarità per un totale di quasi 126.500 euro. Un mese dopo che Santanché è stata audita in Senato, viene rinvenuto il corpo di Luca Reale Ruffino, portando la procura ad aprire un’inchiesta per istigazione al suicidio. Successivamente, nel marzo 2024, Visibilia viene commissariata su richiesta dei soci di minoranza.

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