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La proposta consiste nel commemorare la Resistenza attraverso i segnali d’entrata a Milano

Marco Mazzei (Lista Sala) ha proposto di commemorare la Resistenza sulle insegne d’ingresso a Milano, per ricordare che la città è stata insignita della Medaglia d’Oro per la Resistenza. Il consigliere della Lista Sala sostiene che “Milano città Medaglia d’oro della Resistenza” dovrebbe essere ben visibile sugli ingressi alla città in futuro.

L’idea è stata formalizzata in un ordine del giorno, che sarà probabilmente discusso nel prossimo consiglio comunale. Se accettato, l’ordine del giorno impegnerà il consiglio comunale a istallare un cartello con detta dicitura in modo che tutti coloro che viaggiano a Milano ricordino o vengano informati del ruolo che la città ha svolto nella Liberazione dal nazifascismo.

Il cartello proposto, che si prevede di inaugurare simbolicamente il 25 aprile, potrebbe non essere solo posizionato nei pressi degli ingressi stradali, ma anche negli aeroporti di Malpensa e Linate e nelle stazioni ferroviarie, in varie lingue.

Tuttavia, le regole di attuazione del codice della strada, precluderebbero l’aggiunta di scritte o altre iscrizioni al nome del luogo sulle segnalazioni obbligatorie dei comuni, quelle con sfondo bianco. Per essere più precisi, i segnali indicanti la località sono quelli che si trovano all’ingresso e all’uscita di un centro abitato e servono anche a segnalare il limite di velocità urbana e il divieto dei segnali acustici.

Secondo l’articolo 131, paragrafo 8, del regolamento di applicazione, è vietato l’aggiunta di qualsiasi iscrizione al nome di un luogo, né sostenere altre scritte sotto al segnale, anche con un pannello supplementare.

Nonostante ciò, di recente, numerosi comuni italiani hanno deciso di apporre descrizioni additionali al nome del luogo. E’ comune che frasi come “Città per la Pace” compaiano. Rimane tuttavia da determinare la compatibilità di tale pratica con la legge scritta. Di certo, l’opzione di utilizzare segnali con sfondo marrone, che rappresentano un sito di interesse storico, culturale o turistico, sarebbe consentita. Tuttavia questi, secondo il codice stradale, non hanno lo stesso valore dei segnali bianchi: non delimitano l’inizio e la fine di un centro abitato e non implicano la limitazione della velocità urbana o il divieto di utilizzare i segnali acustici.

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