Un gruppo di sostenitori della Lega si è radunato di fronte al Pirellone per esprimere supporto a Matteo Salvini, coinvolto nel controverso caso Open Arms. Alessandro Corbetta, leader del partito in Consiglio regionale, ha promosso l’evento per dimostrare solidarietà “prima umana, poi politica” a Salvini, che rischia una condanna a sei anni di carcere per aver esercitato le sue funzioni di ministro dell’Interno e difeso i confini nazionali. Questo evento si è tenuto a margine della sessione del Consiglio di martedì. La Lega Milano, su un post sui social media, ha rivendicato il suo ruolo chiave nella lotta all’immigrazione e ha riaffermato il suo appoggio a Salvini, affermando che non lo lasceranno solo. Numerosi membri e sostenitori del partito hanno partecipato alla manifestazione, ribadendo il loro impegno per le politiche di controllo dei confini. Salvini è accusato di aver negato nel 2019 all’organizzazione non governativa Open Arms di far sbarcare 147 rifugiati nel porto di Lampedusa. Il procuratore di Palermo ha presentato le prove relative al processo, richiedendo una condanna a sei anni per sequestro di persona e rifiuto di atti di ufficio.
La Procura ha evidenziato come la detenzione ingiusta sia riscontrabile, anche in modo indiretto, attraverso le risposte delle varie autorità coinvolte nell’episodio, che hanno cercato, nell’ambito delle loro attribuzioni, di richiedere la cessazione di tale situazione illegale creato in particolare dal Ministro dell’Interno. In questo elenco si includono la Guardia costiera, il Presidente del Consiglio, i Ministri Trenta e Moavero, il Tribunale per i minorenni e la corrispettiva Procura della Repubblica, senza dimenticare gli interventi appassionati del Garante dei diritti dei detenuti e del Garante dell’infanzia e dell’adolescenza.