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Il sindaco Sala difende l’Area B di Milano

Il sindaco Sala si è impegnato a sostenere con forza l'Area B, la quale è stata di recente oggetto di critiche da parte del capogruppo dei Verdi presso il Comune di Milano, Carlo Monguzzi, dall'assessore regionale ai trasporti, Franco Lucente e dal senatore di Fratelli d’Italia, Riccardo De Corato.

Beppe Sala
Sala Area B

Il sindaco Beppe Sala si è impegnato a sostenere con forza l’Area B, una vasta zona a traffico limitato presente nella città di Milano, la quale è stata recentemente oggetto di critiche da parte di Carlo Monguzzi, capogruppo dei Verdi presso il Comune di Milano, dall’assessore regionale ai trasporti Franco Lucente e dal senatore di Fratelli d’Italia Riccardo De Corato. In questo contesto, il sindaco Sala ha deciso di intervenire per difendere l’Area B di Milano e ha chiesto a tutti i cittadini di considerare gli aspetti positivi della misura, a prescindere dalle loro preferenze politiche. Inoltre, ha fatto alcuni richiami per migliorare il funzionamento della Ztl, senza tuttavia mettere in discussione la sua esistenza e la sua importanza per la città.

Le parole di Sala sull’Area B di Milano e la risposta alle critiche

“Sono assolutamente certo che dal punto di vista ambientale, Area B è partita bene e difendo assolutamente il lavoro che è stato fatto“, ha affermato fin da subito il sindaco durante la presentazione del Piano City presso la Sala Alessi di Palazzo Marino, dove nei giorni scorsi Monguzzi aveva mosso la prima critica sull’Area B, sottolineando la scarsa funzionalità del sistema con oltre 800mila auto al giorno nella ZTL.

Il sindaco Sala ha risposto alle dichiarazioni del capogruppo dei Verdi Carlo Monguzzi – che aveva poi anche riportato un incremento medio di 50mila ingressi giornalieri in più tra febbraio e marzo – accomunando le sue osservazioni a quelle dell’assessore regionale ai Trasporti Franco Lucente e del senatore di Fratelli d’Italia, Riccardo De Corato: “Rispetto a questo apparente modo di vedere comune tra Monguzzi e Lucente o anche De Corato, se pensano che l’Area B debba essere trasformata in una congestion charge, perché oggi é una low emission zone, lo dicano. Vengano in consiglio. Ma perché continuano a utilizzare i giornali? Io sono abituato a lavorare con atti formali. Le loro analisi non sono basate sulla realtà“. E ancora: “La nostra realtà è quella che adesso ho detto, dopodiché i dati ci sono, ovviamente sono in elaborazione. Ma siccome questi parlano prima di aver visto i dati e i dati di cui si parla non corrispondono alla realtà, io dico solo quello che so dalla lettura dei dati. E quello che so é che le auto che entrano in Area B sono meno di 400mila al giorno“, mentre Monguzzi aveva parlato di più del doppio, “che è cosa differente dall’ingresso perché ad esempio se uno deve fare consegne entra anche due volte”. “Ma come facciamo a misurare cose che stiamo facendo? Ad oggi non sappiamo quanti hanno cambiato la macchina, perché se hanno cambiato la macchina dal punto di vista ambientale é un successo. Altra domanda: e se non avessimo fatto Area B? Sarebbe anche peggio”.

Il sindaco Sala ha voluto però affrontare la questione dell’Area B di Milano riguardante non solo Monguzzi, ma anche Lucente. Quest’ultimo aveva dichiarato di aver richiesto un incontro con il sindaco, dopo aver pubblicato una nota di critica nei suoi confronti, affermando che “è evidente, a Milano Area B non funziona e Area C è percepita come una fastidiosa, ingiusta e dispendiosa gabella”. Così la risposta di Sala a rimarcare il rispetto dei gradi: “Lucente in maniera un po’ buffa ha fatto dire alla sua segreteria ‘se il sindaco vuole parlarmi venga a Palazzo Lombardia’. Io non mi scandalizzo, lo trovo un po’ strano, ma se ci sono questi temi ne parliamo. Ma Lucente ha una controparte che non può ignorare che è l’assessora Censi. È così che funzionano le cose, io parlo con Fontana lui parli con l’assessore Censi. Ma per rispetto del ruolo dell’assessore Censi”. E infine ha concluso: “I dati ci sono, ovviamente sono in elaborazione. Però intendiamoci se si vuole parlare sulla base dei dati si vede con la Censi, condividono i dati e parlano“.

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