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Nella giornata di domenica 10 ottobre, il sindaco Beppe Sala ha ‘radunato’ centinaia di persone in corso di Porta Vittoria, davanti alla sede Cgil.
Sala chiede che i partiti di destra prendano le distanze con i fatti, non con le interviste, dai movimenti neofascisti. Presente al presidio alla Camera del lavoro ha annunciato: “A Milano e Torino sono state elette persone di matrice fascista e questo non è accettabile”. E ancora “Credo che Giorgia Meloni debba agire e buttar fuori persone che evidentemente non rappresentano gli insegnamenti della nostra Costituzione” ha aggiunto rispondendo ai giornalisti.
Il deputato Pd Emanuele Fiano, ha dichiarato che è stata presentata la mozione alla Camera per chiedere lo scioglimento di Forza Nuova e degli altri movimenti dichiaratamente fascisti.
Beppe Sala, aggiunge “Rispetto a Giorgia Meloni mi divide una distanza siderale. Ciononostante, non la considero una persona stupida e credo che lei debba agire e buttar fuori persone che evidentemente non possono rappresentare gli insegnamenti della nostra Costituzione“.
Secondo Sala, la Meloni dovrebbe espellere anche gli eletti a Milano.
Il segretario della Cgil di Milano, Massimo Bonini, afferma: “Da dodici settimane ci sono persone che strumentalizzano la parola libertà e paralizzano le città. Bisogna fare di più, evitare la sottovalutazione e non abbassare la guardia”. E annuncia ai partecipanti “dobbiamo tutti considerarci costantemente in mobilitazione“. Inoltre, ammette la preoccupazione di una escalation: l’attenzione sarà soprattutto il 15 ottobre quando entrerà in vigore l’obbligo del green pass nei luoghi di lavoro.
Secondo Bonini, il governo dovrebbe introdurre l’obbligo vaccinale e applicare le parti della costituzione per mettere fuori legge le associazioni neofasciste.
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