La scuola è appena finita ma già ci si prepara per l’anno prossimo.
Il governo assicura che, dopo la chiusura forzata a causa del Coronavirus, a settembre si ritornerà sui banchi e si faranno lezioni in presenza. A Milano però gli spazi sono insufficienti per ospitare gli alunni in sicurezza.
Ripartenza della scuola prevista per il 14 settembre. Martedì 23 giugno sono arrivate anche le disposizioni del governo per organizzare la messa in sicurezza delle classi. È Paolo Limonta, assessore comunale all’edilizia scolastica, a spezzare gli entusiasmi e lanciare l’allarme.
Sembrerebbe che le scuole non hanno classi sufficientemente grandi. Dovendo disporre gli alunni nella corretta distanza di sicurezza mancherebbe esattamente il 20% dello spazio sufficiente. Un allarme lanciato dopo aver valutato anche l’utilizzo dei laboratori e delle palestre presenti nelle scuole, sacrificando questi spazi importanti che arricchiscono l’offerta formativa. Una notizia che minaccia un sistema già in crisi per la mancanza d’insegnanti, già deficitario in tempi normali.
Se da una parte l’Assessore Limonta interroga tutti i Dirigenti scolastici delle scuole per verificare gli spazi esistenti e convertirli in classi, contestualmente si sta ipotizzando anche di intervenire su strutture comunali limitrofe alle scuole da convertire per l’emergenza.
Oratori, biblioteche e altri spazi pubblici potrebbero essere utilizzati e trasformati in classi. Urge quindi decidersi sul da fare e organizzare quanto prima l’allestimento degli spazi che dovranno non solo essere arredati come una scuola ma anche essere forniti di tutti i dispositivi e le misure di sicurezza sufficienti per l’emergenza Coronavirus.
“I dirigenti scolastici non saranno lasciati soli in questa fase” rassicura l’Assessore Limonta. Un lavoro di squadra tra l’amministrazione comunale e l’amministrazione scolastica, fortemente voluto anche dal Sindaco Beppe Sala che è risoluto sul ritorno alla scuola in presenza. La scuola non sarà la stessa, ma ciò che conta è assicurare a tutti e indistintamente il diritto allo studio.