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25 aprile, Beppe Sala: “Sacrifichiamo la libertà per vivere una nuova normalità”

Nella Festa della Liberazione dell'Italia dal nazi-fascismo - il 25 aprile - Beppe Sala spiega ai bambini il significato di libertà.

coroanvirus beppe sala
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La festa della Liberazione dell’Italia dal nazi-fascismo si festeggia il 25 aprile: per quest’anno, però, a Milano le celebrazioni saranno solo virtuali a causa del coronavirus. Un appuntamento importante nel nostro Paese che ha visto al liberazione del Nord Italia – soprattutto delle città di Torino e Milano – e ha riconsegnato la libertà ai cittadini. “Libertà significa che tutti abbiamo la possibilità di esprimere e seguire le nostre idee”, ha ricordato il sindaco Beppe Sala, spiegando ai bambini il significato del 25 aprile. “Di vivere in pace, di lavorare, senza che nessuno possa imporsi con la violenza”.

Una libertà che in questi giorni più che mai reclamiamo perché costretti a vivere chiusi nelle nostre case per combattere contro “un nemico invisibile e sconosciuto”: il coronavirus. “Stiamo sacrificando la nostra libertà – ha ricordato ancora Sala – per tornare a vivere tutti insieme una nuova normalità“.

25 aprile, messaggio di Beppe Sala

Nel consueto messaggio ai cittadini, il sindaco di Milano Beppe Sala ha spiegato ai più piccoli che cosa si celebra nella giornata del 25 aprile. “Oggi è una giornata importante”, ha esordito il primo cittadino, “è la festa della Liberazione”. Facendo riferimento al brano “Bella ciao“, il sindaco prosegue il suo discorso leggendo una lettera ai bambini. “Dal 1925 il fondatore del Partito Fascista, Benito Mussolini, aveva instaurato in Italia una dittatura”. Ciò significa che una sola persona impone la sua volontà agli altri e nega alle altre persone tutte le libertà.

“Il duce – prosegue ancora Sala – era alleato del capo del Partito Nazista Tedesco, Adolf Hitler“, che scatenò una guerra mondiale alla quale Mussolini decise di partecipare. “La guerra non è mai la soluzione di niente”, ha ricordato il sindaco sai bambini. Dopo il conflitto, comunque, l’Italia uscì divisa tra Nord e Sud: inglesi e francesi liberarono il meridione dai fascisti, mentre al Nord Mussolini instaurò la Repubblica Sociale Italiana. “Molti italiani decisero di opporsi a questa occupazione diventando dei partigiani“.

Rischiando la propria vita, questi partigiani cercarono di riconquistare la libertà per il loro Paese. Attraverso la Resistenza – e utilizzando la canzone Bella Ciao come loro inno – il 25 aprile 1945 liberarono Milano e Torino”.

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