È in corso una vera e propria svendita di terreni a Milano: con solamente un euro ci si può aggiudicare un’area a Crescenzago.
L’unica condizione è quella di costruire nell’ora parcheggio della stazione di 13.300 metri quadri alcune case popolare. Con una manciata di euro in più – circa un milione – sarà invece possibile ricevere 52 mila metri quadri di erba incolta in via Monti Sabini. Il Comune chiede però di stanziare 22,4 milioni per alloggi popolari e una scuola con piscina.
Non tutti i terreni hanno un prezzo così vantaggioso. L’ex Macello di via Lombroso è acquistabile a 73 milioni – solamente la base d’asta – e per 90 anni si avrà il diritto di superficie su 165 mila metri quadri. Qui si potrà realizzare esclusivamente un quartiere residenziale a prezzi calmierati. Parte invece da 5 milioni e 700 mila euro l’asta per aggiudicarsi lo Scalo Lambrate, di proprietà di Ferrovie dello Stato.
L’intera operazione è inclusa nel bando Reinventing Cities, incentrato sul diritto di abitare. Palazzo Marino punta a creare a.600 alloggi di edilizia sociale e 120 in edilizia popolare. È questo il piano del Comune per reinventare Milano.
Pierfrancesco Mara assessore all’urbanistica, ci tiene a questo aspetto e spiega: “Una delle sfide di Milano è il diritto alla casa. Reinventing Cities ha nelle sue regole l’obiettivo di far vincere il miglior progetto ambientale e sociale secondo dieci linee di indirizzo fissate a livello internazionale, che nel punteggio valgono molto di più dell’eventuale rilancio economico”.
Se volete partecipare all’iniziativa avete tempo fino al 4 maggio 2020 per presentare i progetti.