×

Il Toro della Galleria Vittorio Emanuele II: storia e curiosità

Il Toro della Galleria Vittorio Emanuele II è uno dei simboli più famosi di Milano. Scopriamo la sua storia e le curiosità legate all'usanza scaramantica.

Il Toro della Galleria Vittorio Emanuele II

Se camminando nel cuore di Milano ci si imbatte nella galleria Vittorio Emanuele II, sarà impossibile non notare sul pavimento un’attrazione che da sempre attira la curiosità dei turisti. É il famoso mosaico raffigurante il Toro, che fu inserito a scopo decorativo come simbolo della città di Torino, insieme ad altre figure legate alla città di Roma, Firenze e, ovviamente, Milano. Scopriamo la storia e alcune curiosità sul Toro della galleria Vittorio Emanuele II.

Il toro della Galleria Vittorio Emanuele II: l’usanza scaramantica

Il Toro della Galleria Vittorio Emanuele II deve la sua celebrità all’usanza scaramantica che lo riguarda. La superstizione vuole che il turista, per poter tornare una seconda volta a Milano, debba schiacciare i testicoli dell’animale, ruotandoci sopra in equilibrio sul tallone del piede.

L’origine di questa credenza pare sia molto antica, forse pagana. Secondo varie dicerie, per le donne aveva in particolare poteri legati alla fertilità e nell’Ottocento era normale vederne toccare i genitali con la mano o con il piede nudo. Per gli uomini invece era simbolo di forza e vigore. Secondo altre teorie, invece, questo gesto nasce come segno di scherno verso la città di Torino, considerata rivale nell’Ottocento.

Quello che in pochi sanno, però, è che secondo la leggenda la rotazione porta fortuna solo se effettuata a mezzanotte del 31 dicembre e sul tallone del piede destro.

Questa tradizione milanese ha portato col tempo al deteriorarsi del mosaico e di conseguenza ha richiesto diversi lavori di manutenzione della pavimentazione e la sostituzione dei pezzi che lo compongono.

La storia della Galleria Vittorio Emanuele II

La Galleria Vittorio Emanuele II che ospita l’ormai celebre toro fu progettata dall’architetto Giuseppe Mengoni, ricordato da una targa proprio all’ingresso della struttura. Per uno scherzo del destino, infatti, Mengoni morì tragicamente precipitando dalla cupola centrale della galleria, che stava ispezionando. Si parlò di suicidio. Era il 30 dicembre 1877, pochi giorni prima dell’inaugurazione; nel 1865 era stato il re in persona a posare la prima pietra per la costruzione dell’opera.

Quello nella Galleria non è l’unico Toro di Milano

Non tutti sanno che quello nella Galleria Vittorio Emanuele II non è l’unico toro presente a Milano. L’animale è presente infatti anche in zona San Babila sotto forma di una struttura in bronzo. In questo caso l’animale, oltre a essere simbolo di Torino è anche un richiamo alla Toro Assicurazioni, proprietaria della Galleria. Un tempo questo spazio era la nota Galleria De Cristoforis, mentre oggi prende il nome dal possente animale posto all’incrocio dei bracci.

Leggi anche

Contentsads.com