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Andrea Bianchi Carnevale: “Milano? Come un rebus”

Andrea Bianchi Carnevale collabora con Settimana Enigmistica e si occupa di creare rebus come ha raccontato a Notizie.it | Milano.

andrea bianchi carnevale
andrea bianchi carnevale

Andrea Bianchi Carnevale nasce come disegnatore e illustratore e ha all’attivo una collaborazione con Settimana Enigmistica per la quale si occupa di creare i rebus. A Notizie.it | Milano ha raccontato il suo rapporto con la città oltre agli aspetti più interessanti e curiosi del suo particolare lavoro.

Intervista ad Andrea Bianchi Carnevale

Abiti a Sannazzaro de’Burgondi che è in provincia di Pavia ma per lavoro graviti su Milano. Che rapporto hai con Milano?

Si, Sannazzaro è una cittadina di poco più di 5000 abitanti a sud di Pavia che è generalmente una provincia molto dipendente dalla metropoli dal punto di vista lavorativo. Nel mio caso, il filo diretto con Milano è fortissimo e quasi obbligato: ho studiato alla Scuola del Fumetto di via Savona, le case editrici, gli studi pubblicitari o di animazione sono tutti lì… poi c’è lo stadio di San Siro, la casa (forse ancora per poco) della mia Inter.

Fai un lavoro bellissimo di per se che é il disegnatore ma il tuo ė particolarmente bello e misteriosi perchè fai i disegni per i rebus per la Settimana Enigmistica. Ci vuoi spiegare, ma proprio per filo e per segno , come nasce un rebus?

Nella mia carriera ho passato diverse fasi. All’inizio il mondo del fumetto con diverse pubblicazioni all’attivo poi ho incontrato Guido Manuli e si è aperta una seconda fase legata all’animazione, in particolare nella realizzazione dei background, sia per lungometraggi che serie tv.

Attualmente sono più impegnato come illustratore e contemporaneamente collaboro appunto con Settimana Enigmistica. La realizzazione di un rebus richiede diversi passaggi, anche perché la redazione è molto attenta e scrupolosa rispetto ciò che pubblicano e i rebus devono sempre avere una scena credibile e graficamente accattivante, insomma non sono mai figurine appiccicate senza senso.

In primo luogo ci vuole una persona che inventa la “chiave”, cioè il concatenarsi di parole e lettere che porta alla frase da scoprire. Io ne discuto le possibili realizzazioni grafiche insieme ad un redattore, poi disegno un primo bozzetto che viene valutato e corretto. Quando ho l’ok passo al definitivo che viene impaginato in una prima bozza del giornale, nuovamente controllato ed eventualmente corretto, prima di arrivare alla fase di stampa vera e propria.

rebus

È più facile accedere all’Area 51 che entrare nella sede delle Settimana Enigmistica e piú facile intervistare Kim Jong Un che il direttore della Settimana Enigmistica quindi non ti chiedo nulla se non come ė lavorare per una tale istituzione.

Si, diciamo che sono gelosi della loro riservatezza. Un bene prezioso di questi tempi. Personalmente mi trovo molto bene, ho un ottimo rapporto con tutti, ovviamente ci sono delle tempistiche e una linea editoriale con delle specificità da rispettare. Una storia editoriale come quella merita grande rispetto ed è con questo spirito che affronto il lavoro.

Sei direttore della bella biblioteca di Sannazzaro de’Burgondi e si sa che nei paesi la biblioteca insieme alla stazione dei Carabinieri, la parrocchia e il bar é uno dei punti pilastro della vita sociale, adesso data la quarantena é chiusa?

Si, precisamente sono il presidente della Commissione biblioteca, un organo che aiuta a sviluppare al suo interno incontri, presentazioni, dibattiti, mostre, tiene i contatti con le altre realtà sociali e culturali della nostra cittadina. Ormai le biblioteche non sono più solo luoghi di conservazione dei libri classici ma offrono un servizio di cultura a tutto tondo e di servizi sociali. In particolare, forse a causa della mia formazione e del mio lavoro, noi abbiamo puntato molto su bambini e ragazzi con letture ed iniziative a loro dedicate, destinando spazi appositi e sviluppando un ampio rapporto di collaborazione con le scuole locali.

R

Un impegno di puro volontariato, con grandi soddisfazioni umane personali. Purtroppo questo maledetto virus ci ha costretti a eliminare temporaneamente il rapporto diretto con gli utenti, interrompendo tante belle iniziative in essere, ma proprio in questi giorni, grazie alla collaborazione di alcuni volontari stiamo proponendo un servizio di prestito con consegna a domicilio, un modo per mandare un messaggio di vicinanza ai tanti affezionati lettori. Per tutti, poi, la Biblioteca continua a fornire il servizio di prestito digitale degli e-book e della lettura digitale di riviste e quotidiani, che si può effettuare da casa collegandosi al sito www.medialibrary.it .

Visto che ti occupi di libri e di disegni e visto che siamo tutti in cattività consigliaci un autore letterario, un disegnatore ed un’opera dove disegno e letteratura si incontrano.

Te ne indico tre per ognuno. Mi sono letteralmente innamorato di Aspettando Bojangles di Olivier Bourdeaut, ultimamente ho scoperto due classici magnifici che non conoscevo: Bartleby lo scrivano di Herman Melville e Casa Desolata di Charles Dickens.

I disegnatori: Jordi Lafebre, Grégory Panaccione… e un classico sempreverde, Dino Battaglia. Per quanto riguarda disegno e letteratura: La serie “Don Camillo a fumetti” e “il Corrierino delle famiglie” curati da Davide Barzi per ReNoir Comics poi il Pinocchio di Mattotti.

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