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Ecco “Nutrire Milano” per abbassare i costi della filiera

Slow Food

In un periodo di crisi come quello che stiamo attualmente attraversando ci sono difficoltà per arrivare a fine mese per molte famiglie italiane e in molti casi si arriva a risparmiare anche sulle spese alimentari perchè spesso fare acquisti può avere costi elevati a causa di una filiera che in Italia appare sempre piuttosto lunga.

Proprio per abbassare i costi e portare sulle tavole dei milanesi, ma anche delle mense scolastiche in modo tale da poter avvantaggiare già nei primi anni i più giovani, è nato il progetto “Nutrire Milano”, che permetterà di potersi alimentare con cibi porvenienti dalla terra e di qualità che rispetto al passato avranno il vantaggio di essere a “chilometri zero”, ovvero di non dover sopportare lunghe trafile prima di poter arrivare nelle nostre cucine. Il principale sostenitore di questa iniziativa è Slow Food, che attraverso il suo presidente Carlo Pedrini, sottolinea la necessità sempre più forte espressa da molti cittadini di nutrirsi di nutrirsi di cibi sani e di sicura provenienza in modo tale da poter arrivare al culmine di questo progetto nel 20015, data cruciale per il capoluogo lombardo per l’Expo, in modo tale da realizzazione una collaborazione sempre più stretta tra città e campagna.

Secondo un’indagine effettuata recentemente tra i milanesi, però, non si tratta di un obiettivo che potrà essere perseguito in tempi brevi perchè più della metà dei cittadini non è ancora del tutto consapevole della possibilità di poter produrre anche in una metropoli come Milano sia possibile arrivare a realizzare alimenti a “chilometri zero” che possano subire meno controlli e diminuire i loro costi di acquisto per venire incontro alle esigenze economiche della maggior parte delle famiglie. Uno dei territori centrali di questo progetto è il Parco Sud di Milano, che grazie a questa iniziativa tornerà a essere sfruttato come un terreno da poter coltivare e trasformarsi anche come un luogo di lavoro per molte persone, ma bisognerà sfruttarlo al meglio per evitare che possa essere destinato alla cementificazione come inizialmente era in programma.

Uno dei progetti che dovrà essere attuato in tempi brevi è quello di ridurre la filiera del pane e trasformare il Mercato della Terra, che si tiene in largo Marinari d’Italia con una buona affluenza di pubblico, possa trasformarsi presto in una esperienza settimanale e solo il gradimento da parte dei consumatori potrà essere un ottimo lasciapassare per questo nuovo modo di agire.

Immagine tratta dal sito www.ccomemagazine.it

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