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Oblivion show: fino al 6 dicembre al Teatro Ciak Webank.it di Milano

150 mila contatti in 2 mesi, 350.000 visualizzazioni solo su Youtube, migliaia di link e commenti su Facebook e su tutti i blog della rete: cifre che parlano chiaro e raccontano il successo virtuale degli Oblivion, il gruppo cabarettistico che ha raggiunto il  successo utilizzando il web per promuovere le proprie attività. Ed è la prima volta che in Italia una compagnia teatrale viene lanciata grazie al pubblico di Internet.

Fra tutti regna incontrastato il record de "I Promessi Sposi in 10 minuti", parodia-compendio  del celebre romanzo manzoniano,  diventata in breve tempo un cult fra i più cliccati nel mondo virtuale di You Tube (10 mila visite in solo due settimane).  Un successo che si è concretizzato e ha portato quasi un mese di tutto esaurito al teatro Franco Parenti di Milano nel giugno 2009. 

Gli Oblivion hanno così potuto dimostrare che il pubblico di Internet si può portare in massa a teatro e, grazie al successo milanese, al loro talento e alla "rete" hanno allestito a tempo record il tour teatrale italiano 2009 – 2010.

Internet, quindi, si materializza e diventa realtà e gli Oblivion tornano a grande richiesta sul palcoscenico per un lunghissimo tour, arricchiti dalla regia del genio comico di Gioele Dix.  

"Oblivion Show" è soprattutto uno spettacolo di cabaret nella sua accezione più tradizionale, che si ispira a classici come il Quartetto Cetra, ma anche ai Monty Python, a Rodolfo De Angelis e Giorgio Gaber, con un occhio sempre puntato alla modernità, all'attualità e in particolar modo alla parodia. Quella che ne emerge è un'identità artistica che ha come punti di forza il "sound" inconfondibile delle voci armonizzate, nonché una spiccata vena comica e parodistica dei testi e delle situazioni messe in scena.

Tra le novità spiccano la nuovissima parodia-compendio "8 tragedie di Shakespeare in 8 minuti" (sullo stile de "I Promessi Sposi in 10 minuti") e gli applauditissimi  "Esercizi di stile", in cui gli Oblivion sorteggiano stili e nomi musicali diversi, creando un geniale mix di parole e musica.

Un teatro che può  essere commedia musicale, rivista, spesso parodia, cabaret, e che a volte si avventura persino nel terreno della narrazione o del teatro canzone, ma che appare sempre segnato da un'imprescindibile relazione con la musica, quella musica che proprio grazie all'incontro col teatro moltiplica la propria capacità di coinvolgere, emozionare e divertire.

source photo by Facebook

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