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Steve McCurry, l'Afghanistan e il Sud Est del Mondo in mostra al palazzo della Ragione

La mostra propone 240 immagini, scattate tra il 1980 e il 2009. Si tratta di un'eccezionale raccolta che accompagna il visitatore in un racconto avvincente lungo un percorso dove volti, colori, paesaggi e luci, pervasi da una magica atmosfera, segnano l'identità di Paesi come l'Afghanistan, l'India, il Tibet, la Birmania, colti attraverso l'obiettivo di uno dei maestri del fotogiornalismo, premiato più volte con il World Press Photo Awards, il premio Nobel della fotografia. Nata e pensata per Milano, da un team interamente milanese, la mostra è la narrazione del viaggio silenzioso che Steve McCurry ha più volte intrapreso nel Sud e nell'Est del mondo – da qui il titolo – dove si è trasformato in osservatore attento per consentire anche a noi di conoscere quei luoghi.

"La sequenza di immagini presentata nella mostra Sud Est afferma Steve McCurry evoca l'ampio mosaico dell'esperienza umana e i miei incontri casuali con sagome e ombre, acqua e luce. Ho voluto trasmettere al visitatore il senso viscerale della bellezza e della meraviglia che ho trovato di fronte a me, durante i miei viaggi, quando la sorpresa dell'essere estraneo si mescola alla gioia della familiari".

"È con particolare orgoglio e soddisfazione che il Comune di Milano inaugura oggi la mostra di Steve McCurry, allestita nella splendida cornice di Palazzo della Ragione, un'esposizione unica, dedicata ai trent'anni più intensi della sua carriera. È un viaggio imperdibile nel mondo del grande fotografo americano". Lo ha detto il Sindaco Letizia Moratti in occasione dell'inaugurazione della mostra "Steve McCurry. 1980-2009. Sud Est", che sarà aperta al pubblico fino al 31 gennaio 2010 a Palazzo della Ragione, piazza Mercanti 1.

"Con questa prima grande personale di Steve McCurry abbiamo voluto offrire uno schermo per una storia, una scena per accogliere gli sguardi e i volti di una trentennale carriera d'artista votata alla bellezza e all'impegno – spiega l'assessore alla Cultura del Comune di Milano Massimiliano Finazzer Flory -. Attraverso un viaggio reale e uno simbolico possiamo cogliere negli scatti profondi, drammatici, ma anche liberatori e intrisi di sorrisi e silenzi, lo specchio dell'anima sia di un'infanzia rubata, sia di quella poetica tragicità che ha accompagnato la storia dei popoli del Sud-Est. Un invito a riflettere sull'Altro, sul senso di appartenenza, identità e accoglienza fra le culture e le civiltà. Continua così a Palazzo della Ragione un affascinante percorso incentrato sull'arte della fotografia"

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