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Il writer Keyone in mostra alla Triennale Bovisa

Dai muri scrostati dei sottopassaggi ferroviari, alle aule bianche del più importante centro d’arte contemporanea milanese, Triennale Bovisa. KayOne, uno dei writer italiani della prima ora (classe 1972), inaugura il 15 settembre la sua prima mostra personale, «Caratteri Mobili», che riassume un percorso lungo un ventennio a cavallo tra street art e astrattismo. «Caratteri mobili, come quelli dei primi graffiti sui treni della metropolitana di New York – si legge sulla presentazione -, come la stampa di Gutenberg, come quelle lettere che nei quadri di KayOne fluttuano in uno spazio di colore ed energia gestuale e materica».KayOne ha cominciato a dipingere nel 1988, a 16 anni, pioniere a Milano quando il graffiti writing compariva solo nelle serie riciclate dei telefilm americani. Marco Mantovani oggi ha 37 anni e passa gran parte del suo tempo negli uffici dell’agenzia pubblicitaria Mantovani ADV, fondata insieme al fratello. La sua opera è caratterizzata da accostamenti di colore audaci, caos energetico di linee, forme che richiamano le arterie urbane, il respiro della città e dell’arte che la colora. Già protagonista nel 2007 della mostra «Street Art Sweet art» al Pac, KayOne riporta nell’ambiente chiuso di una galleria la forza dirompente dell’arte di strada. Senza mai abbandonare l’impatto visivo classico del writing, mantiene sulla tela uguale forza di colore e materia, come scosse di energia provenienti da un Big Bang dell’universo urbano. Da questo mix di calore e di freddezza, nasce l’originalità e la forza della pittura di KayOne: alchimista della visione e creatore di universi funambolici e di immaginari mondi pazzi, coloratissimi e divertenti. La mostra, curata da Marco Meneguzzo, è patrocinata dal Comune di Milano.

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