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Milano: sarà spostato in piazza reale il cavallo di Leonardo?

E’ tornata in vantaggio piazzetta Reale, nel sondaggio lanciato dall’assessore alla Cultura di Palazzo Marino, Massimiliano Finazzer Flory, per vagliare, attraverso i lettori de «Il Giorno», l’opinione dei milanesi sulla sua proposta di spostare il gigantesco Cavallo di Leonardo dall’Ippodromo di San Siro al centralissimo spazio che separa il Duomo da Palazzo Reale.

A ieri sera, erano più di 460 i milanesi che avevano votato: aumentati di cento in un giorno, non rallenta il plebiscito che a partire da domenica ha appassionato la città che naviga su internet in una lotta senza quartiere tra i sostenitori della nuova location individuata dall’assessore e coloro che la bocciano.

Il primo giorno, domenica, avevano votato più di cento persone. Il secondo, lunedì, più del doppio, portando la cifra totale sopra quota 350. Ieri, terzo giorno di sondaggio, un altro centinaio di milanesi si è collegato per votare.

E forse (anche se a riguardo non esistono prove, essendo il sondaggio assolutamente anonimo) si è trattato del partito del sì. Non foss’altro perché lunedì, all’aumentare dei voti, il vantaggio di piazzetta Reale si era sgretolato, zolando dalle percentuali di domenica, vicine al 60%, sotto la soglia del 50%.

E perché ieri, invece, l’ipotesi-Finazzer ha ripreso quota: alle nove di sera superava il 51% dei consensi, allungando il passo sul partito dei contrari che perdeva oltre un punto rispetto al giorno precedente, scivolando sotto il 43%. Stazionario, in leggera discesa, lo schieramento degli indecisi, che ieri è sceso sotto la soglia del 6% intorno alla quale ha oscillato senza particolari guizzi per tutti e tre i giorni del sondaggio.

La rimonta di piazzetta Reale (che comunque ha sempre mantenuto la maggioranza dei voti) è evidente, anche se non così consistente da escludere future sorprese, o repentini cambiamenti di rotta: il “ribaltone” di lunedì insegna che tutto può cambiare con un pugno di clic.

La sola certezza, insomma, è che i milanesi si sono appassionati alla discussione sul trasloco della colossale statua di bronzo che dal 1999, quando fu donata alla città di Milano, è rimasta nel parco dell’Ippodromo di San Siro. Le cronache dell’epoca ricordano che la scelta fu presa anche per dare un segnale d’attenzione alle periferie.

Dieci anni dopo, la Milano che guarda all’Expo ha altre priorità, prima di tutte mettere a frutto le sue meraviglie per costruirsi un buon biglietto da visita. Non a caso, tra le ipotesi alternative per la nuova collocazione della statua equestre più grande del mondo, c’è l’aeroporto di Malpensa, dove la gran parte degli stranieri sbarcheranno durante i sei mesi dell’esposizione universale del 2015. Insomma, sotto il duomo o tra le campagne del varesotto, purché il Cavallo sia sotto gli occhi di tutti.

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